Stefano Sensi: un talento marchigiano fragile come il cristallo
Il centrocampista più estroso di tutti i tempi alle prese con continui infortuni
Forse stiamo esagerando o forse no, ma per noi Stefano Sensi, se non si infortunasse di continuo, sarebbe il più forte ed estroso centrocampista marchigiano di tutti i tempi! Il talentuoso calciatore nato a Urbino ha infatti numeri da top player e quelle rare volte che riesce a scendere in campo per almeno 2 partite consecutivamente è in grado di mostraceli per la gioia di noi amanti dei colpi a effetto con il pallone. Se non ci fossero di mezzo i continui stop, dovuti a una muscolatura delle gambe fatta letteralmente di cristallo, oggi i tifosi dell’Inter starebbero gioendo per la conquistadello scudetto, e invece…E invece la triste realtà sportiva ci dice che Stefano, mezzala e trequartista allo stesso tempo, oggi può essere sì schierato sul campo da giocoma con il contagocce e a partita in corso, in modo da preservarne l’estro e la fisicità.E dire che ai tempi di Sassuolo, Sensi è comunque riuscito a collezionare 61 presenze in 3 anni, dunque qualche gara è riuscito a disputarla. Con la casacca nerazzurra sono più le volte che non è a disposizione rispetto a quelle in cui è protagonista.
Alcune caratteristiche tecniche di un potenziale fenomeno
Il paragone è un po' forte ma almeno rende l’idea: Sensi, a livello tecnico, è un “incrocio” tra Xavi e Verratti. Come lo spagnolo sa fornire assist per i compagni, imbeccandoli al momento giusto, e come l’italiano ama giocare da play-maker, nel suo caso non solo davanti alla difesa ma anche dietro alle punte. Conte in questa stagione, quando può inserirlo, lo vede bene alle spalle di Lautaro e Lukaku, ruolo che dovrebbe ricoprire il deludente Eriksen. E in fondo l’allenatore leccesefa bene a posizionarlo lì,visto che Stefano riesce quasi sempre a scardinare quei reparti arretrati che amano chiudersi a riccio togliendo ogni spazio alla manovra d’assalto interista.Il giocatore insomma tecnicamente e tatticamente c’è, su questo non ci sono dubbi, dove non c’è proprio è alla voce “tenuta fisica”.
Un interprete imprescindibile per qualsiasi 11 titolare
Scusate se ci ripetiamo ma tutto ruota intorno al solito concetto: se Sensi non si infortunasse praticamente sempre sarebbe il giocatore di calcio marchigiano più forte degli ultimi anni.Grazie a unavisione di gioco e a una capacità di distribuire palloni mai banali per i compagni, che hanno pochi uguali in Europa e nel mondo,sarebbe un interprete imprescindibile per qualsiasi 11 titolare. Non a caso usiamo il condizionale: Sensi fisicamente non è in grado di reggere più di 3/4 partite consecutivamente e quando viene "spremuto" dall’allenatore è costretto ogni volta a fermarsi ai box. Un vero peccato perché il talento non gli manca e se l’Inter potesse schierarlo con più frequenza, siamo certi che l’universo del bet darebbe i nerazzurri quale unica squadra favorita per la vittoria dello scudetto. Oggi evidentemente non è così – la concorrenza di Juventus, Milan e Napoli si fa sentire – anche perché il suo ruolo è ricoperto il più delle volte o da Barella, che non ha certo le caratteristiche del ragazzo di Urbino ma almeno sa come inserirsi, o da Eriksen, che il più delle volte è un corpo estraneo in campo. Caro Sensi, noi marchigiani non vediamo l’ora di vederti in campo, non più 1 volta sì e 100 no!
Ai tempi del Sassuolo nel ruolo di attaccante
Quando Stefano militava nelle fila del Sassuolo, oltre a giocare con continuità (vedi terza stagione in neroverde), operava da attaccante insieme a Berardi e a Magnanelli/Boga. Ripensandoci oggi fa strano, considerando che l’attuale mediano dell’Inter in tre anni realizzò solo 5 reti. Ma allora perché De Zerbi scelse di schierarlo in quel ruolo? Perché la sua capacità di inventare vicinoalla porta avversaria era indispensabile per innescare i compagni di reparto che ne hanno beneficiato e non poco. Schierandolo così avanti, il Sassuolo ha potuto pungere senza snaturare le caratteristiche del ragazzo marchigiano. E se anche Conte, quando lo avrà a disposizione per più partite, decidesse di impiegarlo come ai tempi dell’esperienza neroverde?