Busilacchi: "Con i tempi a disposizione non avrebbe senso ripartire"
L'allenatore della Passatempese considera attualmente troppo elevati i rischi ed invita a lavorare per il futuro
OSIMO. In merito all’eventuale ripresa dei campionati di Promozione e Prima categoria, abbiamo sentito il parere di Massimo Busilacchi (foto). L’allenatore della Passatempese, iscritta al campionato di Promozione, ha espresso i suoi dubbi in merito ad uno svolgimento ridotto, di una manifestazione che avrebbe senso solo se disputata in maniera completa.
“Stiamo vivendo una situazione molto delicata ed il perdurare della pandemia, inutile negarlo, sta creando a tutti delle grosse difficoltà. Per una eventuale ripartenza - sottolinea Busilacchi - avremmo bisogno assolutamente di nuovi protocolli, difficili da sviluppare ed ovviamente molto costosi. Inoltre difficilmente applicabili e sopportabili dalle società, se non pagati dalla Federazione. Non dimentichiamo che dovremmo anche fare i conti con il fattore tempo (considerando come ultima data utile il 04/07/2021) nella più rosea delle previsioni, avremmo a disposizione forse 15 gare, con 3/4 turni infrasettimanali. Il tutto con la speranza che non ci siano mai intoppi, gare rimandate, recuperi difficili da disputare, ecc… Tutto ciò con la consapevolezza che comunque non potremmo andare oltre il mese di luglio, per non mettere a repentaglio anche la prossima stagione. Con 14/15/16 gare che tipo di campionato si potrebbe fare? Chi è disposto a disputare un campionato di sola andata, mettendo in gioco la propria salute ed a rischio la categoria per soli due mesi di attività?".
"Tra l'altro - prosegue il mister - la maggior parte delle squadre sono ormai decimate, molti ragazzi per quest'anno non riprenderanno. Giustamente nessuno vuole mettere a rischio il lavoro e soprattutto la saluta propria e dei suoi cari. Sinceramente mi dispiace e mi piange il cuore, perché il calcio è veramente vita per me, ma in queste condizioni non si può pensare di tornare in campo a breve. Con i tempi così esigui mi sembra veramente impossibile e non razionale potersi concentrare su una partita di calcio. Non avrebbe senso sia per la salute, sia per la pura competizione sportiva, che perderebbe molto del suo valore. Non credo che la soluzione ottimale sia quella di trasformare un campionato in un torneo estivo da bar o rionale. Alla luce di tutto ciò, credo sia giusto prepararsi bene già da adesso, sia a livello sanitario (tamponi, vaccini, ecc…) che a livello organizzativo, per la prossima stagione. Tra l’altro, visto che l’Eccellenza riparte, se non bloccheranno le retrocessioni, dovremo anche pensare per il prossimo anno in Promozione a gironi da 18 o 20 squadre. Insomma il lavoro non mancherà e probabilmente sarà bene concentrarsi sul futuro”.