Aquilanti: "Pesano gli infortuni ma lo Staffolo venderà cara la pelle"
STAFFOLO. Posizione di centro classifica per lo Staffolo dopo un terzo di campionato, nel girone B di Prima categoria. Giallo-rossi reduci da una vittoria sul campo del Cupramontana, ma non c’è grande euforia nell’ambiente. I motivi li sottolinea il direttore sportivo Paolo Aquilanti (foto).
“Il successo ovviamente ci fa piacere, ma abbiamo troppi infortunati e sabato scorso abbiamo perso anche uno dei nostri uomini migliori, ovvero Marco Sassaroli. Sul sintetico di Cupramontana ha avuto un problema al ginocchio, già operato l’anno scorso. Vedremo l’esito degli esami nei prossimi giorni, ma è chiaro che siamo in apprensione. Detto questo – continua il diesse – andiamo avanti, cercando di dare il meglio di noi stessi. Siamo partiti con l’obiettivo di una salvezza tranquilla, con la speranza di toglierci delle soddisfazioni lungo il percorso. Diciamo che siamo in linea con le aspettative, ma il campionato è molto equilibrato e si fa subito a salire o scendere, ci vorrà grande continuità per non andare incontro a brutte sorprese.
Per le posizioni di testa, vedo molto bene il San Costanzo ed a ruota la Castelfrettese ed il Monserra, ma in una situazione come quella attuale – sottolinea Aquilanti – davvero gli infortuni potrebbero rivelarsi determinanti e stravolgere tutto. Anche noi abbiamo pagato pegno in maniera notevole, ed ancora abbiamo qualche ragazzo fuori, fortunatamente possiamo contare su tanti giovani bravi che ci sono stati di grande aiuto. Talvolta si nota che manchiamo di esperienza e di un pizzico di malizia nei momenti topici, ma i nostri ragazzi stanno facendo benissimo e ci stanno regalando anche una bella classifica. Ora ci attende una settimana di fuoco – dice ancora il dirigente – mercoledi il recupero con la Labor e sabato la trasferta sul campo del Monserra. Dopo questi due confronti avremo una situazione più chiara sulle nostre possibilità, peccato che in entrambi i casi saremo molto rimaneggiati, ma ciò non toglie che venderemo cara la pelle”.