Domenichetti: "Tornare a Chiaravalle e ritrovare gli spalti vuoti..."
"Questo comunque non deve essere un alibi per noi giocatori, dobbiamo scendere in campo per fare il massimo"

La Biagio Nazzaro, con la vittoria per 2-0 sul Sant'Orso, ha conquistato punti d'oro nella rincorsa alla salvezza diretta. Tra i punti di forza della squadra di Chiaravalle c'è Michele Domenichetti (foto), bandiera rossoblu tornata a Chiaravalle dopo le esperienze a Fabriano e Jesi, ma soprattutto dopo dieci indimenticabili stagioni tra il 2009 e il 2019 e oltre 250 presenze in maglia biagiotta. Le sue parole al Corriere Adriatico.
Cosa l'ha spinta a tornare alla Biagio?
"Ho vissuto dieci anni intensi qua, sportivamente e umanamente. Un lasso di tempo tale contribuisce a costruire legami forti anche fuori dal campo. Sono stato bene a Fabriano e Jesi, poi in estate all'improvviso c'è stata la possibilità di tornare. Non me l'aspettavo, ci ho ragionato, sono tornato e ora sono contento, nonostante una situazione difficile".
Avete paura di non salvarvi direttamente?
"Dobbiamo avere la necessaria preoccupazione, affrontando nel frattempo le partite alla giusta maniera. La classifica dice questo, oggi siamo invischiati in quella zona e quindi l'obiettivo primario è tirarci fuori. La squadra è valida, poi però il campo fino a questo momento ha detto altro. Il torneo è equilibrato, si decide tutto per episodi, dovremo essere bravi e attenti a migliorare questi aspetti".
Le mancano i suoi tifosi?
"Sono stati per anni il motore della squadra, il cuore pulsante. Tornare a Chiaravalle e ritrovare gli spalti quasi vuoti fa un certo effetto. Non mi permetto però di entrare nel merito di questa situazione. Questo comunque non deve essere un alibi per noi giocatori, dobbiamo scendere in campo per fare il massimo, a prescindere da tutto il resto".
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Domenichetti: "Fiero di essere ancora alla Biagio Nazzaro"
CHIARAVALLE Non era stato confermato dopo la retrocessione dall'Eccellenza del 2019 e dopo aver militato nella Biagio per undici stagioni consecutive ma, di fatto, nonostante una stagione a Fabriano e due a Jesi, non aveva mai lasciato Chiaravalle. Troppo forte il legame maturato con i colori rossoblù, che lo ha reso il secondo giocatore con più presenze nella centenaria storia della società, dietro la “bandiera” per eccellenza Giuliano Santinelli.
Un po’ per boutade, ma soprattutto per affetto, il suo nome era circolato come possibile nuovo allenatore, notizia poi smentita. Quando è arrivata la chiamata di Leonardo Rossini, interessato a plasmare un gruppo che avvertisse già in alcuni componenti il valore della maglia, non ci ha pensato due volte ed è subito tornato a casa. A 38 anni, Michele Domenichetti (nella foto) è pronto a ributtarsi nella mischia e a fornire il suo contributo.
“Proprio così” – ci dice con il suo consueto tono umile – gli stimoli sono importanti. La Biagio rappresenta tutto per la mia carriera di calciatore, ci tenevo a tornare, per me è una bella sfida. Allo scatto, che non può essere più quello di un tempo, sopperiscono le motivazioni. Mi metto a disposizione per rendermi utile e per cercare di riportare questa società dove merita”.
“Cosa risponderesti a chi dice che la Biagio è una squadra piena di ?”
“Che è vero! (sorride). L’età anagrafica di alcuni componenti, compreso il sottoscritto, giustifica questa considerazione, ma in un gruppo c’è bisogno del giusto mix. I “grandi” servono per dare l’esempio ai più giovani, affiancarli e accompagnarli alla crescita. La preparazione servirà proprio per gettare le basi in vista dell’integrazione tra gli “esperti” e i “ragazzini”. Per quello che mi riguarda, non vedo l’ora di iniziare. Mi metto a disposizione per cercare di riportare questa squadra dove merita”.
“Non giochi più in Promozione da quattordici anni. Per te può essere definito un campionato nuovo…”
“In effetti è così. Dal mio arrivo alla Biagio, nel 2008, ho sempre disputato l’Eccellenza. Anche questo è uno stimolo: prendere confidenza con un campionato che non conosco a pieno e che si presenta già pieno di insidie. Sarà un torneo molto equilibrato: ci sono squadre ben attrezzate, ma non vedo una mattatrice assoluta come l’Osimana dell’ultima stagione”.
Andrea Rossi - www.biagionazzaro.net
