OSIMANA. Linguaccia e polemiche: Alessandroni chiede scusa
Il suo gesto non è passato inosservato a Jesi
OSIMO. Un’esultanza che ha fatto discutere. Quella di domenica di Lorenzo Alessandroni dopo il gol che ha deciso il derby del Carotti che ha permesso all’Osimana di espugnare Jesi. La rete del ragazzo di casa, per giunta ex, ha steso la Jesina. Alessandroni, la bestia nera in questa stagione dei leoncelli visto che nelle due sfide di campionato ha segnato tre gol. All’andata la prima rete nel primo tempo su azione (con tanto di esultanza anche allora esuberante visto che aveva scavalcato la recinzione per andare ad abbracciare la fidanzata in tribuna), il secondo nella ripresa su rigore che ha chiuso la sfida. Domenica nel ritorno il guizzo sul finire del primo tempo, a seguito di un calcio di punizione, con controllo del pallone al volo di destro dentro l’area di rigore e poi in girata e di controbalzo ha lasciato partire sempre di destro un gran tiro che non ha lasciato scampo al portiere di casa. Il bomber dell’Eccellenza si è poi tolto la maglia dirigendosi sì, sotto la curva jesina, ma solo per esultare con tanto di cuore e linguaccia davanti alla telecamera del social media osimano, e non per provocare i tifosi avversari. Un gesto frainteso dalla tifoseria di casa andata su tutte le furie, ma anche dagli addetti ai lavori. Alessandroni, giustamente, nel day after del derby è tornato sull’argomento con un post social rivolto proprio ai tifosi della Jesina. «Questo post è rivolto ai tifosi jesini - scrive l’attaccante giallorosso, arrivato a quota quindici reti in campionato, 30 anni compiuti a gennaio -. Desidero chiarire che il mio gesto dopo il gol non era inteso come un’offesa verso di voi. E’ stato un momento di emozione che ho voluto condividere e dedicare a chi mi sta vicino. Andando davanti alla telecamera del nostro social media appostato sfortunatamente proprio sotto la vostra curva. Spero possiate comprendere che questo gesto non è stato fatto in malafede e che la mia intenzione non era sicuramente quella di offendere. Vivo a Jesi, sono cresciuto andando allo stadio a vedere la Jesina e mai mancherei di rispetto ai vostri colori».
Firmato Lorenzo Alessandroni, nativo di Senigallia, ma jesino da sempre, autentico trascinatore quest’anno di un’Osimana che - a sole tre giornate dalla fine del torneo - spera ancora di raggiungere i playoff lontani però quattro punti e due posizioni (Osimana settima con 40 punti).
(FONTE: IL RESTO DEL CARLINO)