PALMENSE. Diomedi: "Prima parte positva. Avanti così fino al termine"
Il vice presidente degli arancio-verdi si dichiara soddisfatto della prima fase stagionale. Ora con Piccioni in panchina e con un gruppo unito e rinforzato dal mercato l'obiettivo salvezza è più vicino
MARINA PALMENSE. Bilancio di metà stagione in casa della Palmense, squadra che partecipa al campionato di Promozione nel girone B. A metà percorso la compagine arancio-verde, reduce da un prezioso successo contro la sempre temibile Trodica, si piazza esattamente a metà classifica e può guardare alla fase discendente della stagione con motivato ottimismo. Abbiamo fatto il punto insieme a Luciano Diomedi, vice presidente della società.
A metà percorso è corretto dire che potete considerarvi soddisfatti?
“Certamente abbiamo disputato un girone di andata positivo. Il campionato è molto impegnativo, a mio avviso forse anche superiore a quello già durissimo dello scorso anno, ed essere li in lizza per la salvezza, per noi è già motivo di soddisfazione”.
Dopo un avvio altalenante sembra abbiate trovato il passo giusto, è così?
“Come dico sempre dobbiamo tenere la barra dritta, mai perdere la testa, cercando di stare il più possibile lontani dalla zona a rischio. Veniamo da un trend positivo e per ora le cose vanno nel verso giusto, ma sappiamo anche che la lotta sarà dura fino al termine. Ci sarà da soffrire, ma noi siamo pronti a farlo”.
Nel mese di dicembre avete rinforzato la rosa e anche cambiato allenatore. Mi pare che i risultati siano confortanti.
“Devo ringraziare il nostro direttore sportivo Egidio Papi che, dall’alto della sua enorme esperienza, ci sta dando una mano concreta. La sua personale amicizia con mister Enrico Piccioni è stata determinante per avere un allenatore che queste categorie non le ha mai frequentate, ne da allenatore ne tanto meno da calciatore”.
Ma anche a livello di organico le novità sono importanti.
“Abbiamo recepito quanto stava accadendo intorno a noi e, sempre in stretta collaborazione con Papi, abbiamo riportato da noi un attaccante come Luca Ferranti che conoscevamo benissimo e un giocatore fondamentale come Roberto Iacoponi, entrambi si sono inseriti in maniera meravigliosa. Inoltre sottolineo con piacere che abbiamo tesserato un 2004 con grandi prospettive come Ferdinando Tassi e posso annunciare che abbiamo pronta per i nostri tifosi un’altra sorpresa”.
Ci incuriosisce, di che si tratta?
“Tra una settimana dovrebbe rientrare in gruppo Manuel Cornero, un attaccante argentino, reduce da un lieve infortunio dal quale sta recuperando in fretta. Lo scorso anno ha fatto molto bene alla Casertana (Serie D) e nella prima parte di stagione ha giocato in Eccellenza con l’Alto Casertano, squadra attualmente al terzo posto nel suo girone. Abbiamo motivo di pensare che una volta pronto potrà darci una grossa mano”.
Avete temuto che il cambio di guida tecnica potesse avere un effetto diverso?
“Onestamente ci abbiamo pensato, anche perché non è facile cambiare dopo una gara vinta. Come società abbiamo comunque preso una decisione e l'abbiamo portata avanti. Va detto comunque che già al suo arrivo mister Piccioni ha avuto un approccio positivo, disponibile e collaborativo. Poi una volta che ha iniziato a lavorare abbiamo capito subito di avere davanti un professionista di altissimo livello, in grado di coinvolgere tutti i ragazzi, mettendo a frutto tutta la sua enorme esperienza”.
Sabato prenderà il via il girone di ritorno ed ospiterete il Corridonia, con quale spirito?
“Il morale naturalmente è alto, vincere aiuta molto durante la settimana, ma nonostante tutto ritengo la gara con il Corridonia più difficile di quelle disputate con Monturano e Trodica. All’andata abbiamo vinto e loro vorranno rifarsi, inoltre è una diretta concorrente e sappiamo bene che queste gare da un punto di vista emotivo non sono mai facili. Dovremo fare a meno di Luca Ferranti, ma sono certo che scenderemo in campo con lo spirito giusto e con la volontà di fare un risultato positivo, essenziale per dare ancora più ossigeno alla nostra classifica”.
Nella foto: Luciano Diomedi e Egidio Papi