CIVITANOVESE. Paolucci: "Siamo padroni del nostro destino"
Il capitano rossoblù si sta dimostrando sempre più determinante.

CIVITANOVA MARCHE. Dopo una vita trascorsa ai massimi livelli, Michele Paolucci alla soglia dei 37 anni è tornato a casa per dare una mano alla sua Civitanovese. L'attaccante si è saputo calare subito nella categoria e a suon di gol, come i due rifilati sabato al Monturano Campiglione, sta provando a trascinare la Civitanovese in Eccellenza.
«Il Monturano ci ha messo in difficoltà. Angelo Cetera, che non è più il loro allenatore, ha fatto un buon lavoro, e si è visto. Per noi che subiamo pochi gol passare in svantaggio su un piccolo infortunio, poteva anche essere determinante, invece con la forma mentale che deve avere una squadra prima in classifica, abbiamo reagito e nei molti momenti decisivi siamo stati in grado di portare la partita nella nostra direzione. Ho fatto in complimenti ai miei compagni - dichiara Paolucci sulle colonne del Corriere Adriatico - sia Strupsceki, che Ruggeri Junior mi hanno fatto degli assist di qualità e sono contento di aver segnato entrambi i gol di sinistro, dopo quello di testa della scorsa settimana. Ma sono contento per la squadra: sono troppo esperto per non sapere l'importanza di questi gol, che sono pesanti perché continuano a darci energia in questo campionato avvincente".
Un campionato che nel girone B di Promozione sembra ormai destinato a giocarsi in un lungo testa a testa tra Civitanovese e l'inseguitrice Aurora Treia. Con Paolucci e compagni, che dovranno però osservare un turno di riposo.
«Non facciamo calcoli, perché noi come squadra possiamo far bene in tutte le partite e sarebbe sbagliato pensare agli altri - ammetta Paolucci sempre sul Corriere Adriatico - siamo padroni del nostro destino e ce lo siamo meritato».
