VIGOR MONTECOSARO. Seghetta: "Un onore essere qui. Ora la salvezza"
Il presidente della neo promossa compagine giallo-rossa orgoglioso di partecipare ad un campionato di così alto livello. Mantenere la categoria senza soffrire l'obiettivo da centrare

MONTECOSARO. A sette giornate dal termine, può già considerarsi molto positivo il campionato della Vigor Montecosaro, nel girone C di Prima categoria. Il settimo posto con 31 punti, descrive perfettamente il cammino di una neo promossa che ha patito solo in parte il salto di categoria. Abbiamo voluto sentire l’opinione del presidente David Seghetta (foto).
Come ha vissuto l’approdo in questo difficile girone di Prima categoria?
“Ci troviamo a competere in un campionato bellissimo, di enorme intensità, composto da grandi squadre. Un torneo appassionante che ci coinvolge in tutte le nostre componenti: squadra, staff, dirigenti e tifosi. Stiamo vivendo un momento fantastico che ci riempie di orgoglio”.
E pensare che l’approccio era stato difficile.
“E’ vero, l’avvio di stagione è stato piuttosto difficoltoso ed in alcuni casi anche sfortunato. Abbiamo patito un pochino il salto, ma forse era inevitabile, visto che la nostra rosa è cambiata poco rispetto a quella che lo scorso anno ha dominato la stagione. Abbiamo voluto dare fiducia a un gruppo che la meritava e ora i fatti ci dimostrano che avevamo ragione”.
Quali sono stati i protagonisti di questo salto di qualità?
“Direi tutte le componenti. Grande merito va riconosciuto a mister Gregory Pierantoni che nei momenti difficili ci ha messo tutta la sua esperienza, non si è mai perso d’animo, continuando a lavorare con serietà, impegno e grande serenità. I ragazzi lo hanno seguito, hanno creduto nelle loro potenzialità e pian piano siamo cresciuti. Credo vada riconosciuto anche il merito di noi dirigenti, che siamo stati sempre vicini ai ragazzi, senza caricarli di eccessive responsabilità, ma affrontando sempre insieme tutte le problematiche, con sincerità e grande rispetto reciproco”.
Facendo i dovuti scongiuri, con 31 punti la salvezza sembra essere a portata di mano, non è così?
“La salvezza ancora non è in tasca e quindi dobbiamo restare concentrati nelle 7 gare che mancano alla fine. Per stare tranquilli ci vogliono ancora 6/7 punti ed è chiaro che speriamo di metterli in cascina quanto prima. La nostra abitudine di vivere gara dopo gara non cambierà certo adesso, un obiettivo alla volta per raggiungere il traguardo finale”.
E nel prossimo turno grande derby con l’altra squadra della città: il Montecosaro.
“Una stracittadina sempre molto sentita che come vuole la tradizione sfugge ad ogni pronostico. La differenza in classifica nei derby non conta nulla, queste sono gare particolari che vanno per conto loro. Sappiamo che ci attende una partita durissima che, come tutte le altre, giocheremo per vincere, pur consapevoli delle difficoltà alle quali andremo incontro”.
A 7 gare dalla fine, quale giudizio può esprimere sul campionato.
“Bello, intenso ed emozionante, per noi è un onore essere trai protagonisti. In merito alla classifica, diciamo che nella parte bassa è tutto ancora aperto, quindi anche noi dobbiamo stare molto attenti, provando a raggiungere velocemente la quota salvezza. In alto diciamo che l’Elpidiense Cascinare sta confermando le attese e merita la posizione. La sorpresa più bella fino ad oggi credo sia il Camerino, che nessuno si aspettava a questi livelli. Fortissima l’Appignanese che troveremo in alto fino al termine e anche la Settempeda, costruita per far bene, sta rispettando le attese.
Per chiudere presidente, obiettivi e speranze per questo finale di campionato.
“Siamo partiti la scorsa estate per provare a mantenere la categoria, sapevamo che l’impresa era ardua e le prime gare non ci hanno certo rincuorato. Poi ci siamo calati nella parte e ora che fortunatamente tutto sta procedendo per il meglio, la nostra ambizione è una salvezza tranquilla, senza particolari sofferenze. La meriterebbero i ragazzi per il lavoro che hanno svolto con grande umiltà ed enorme attaccamento alla maglia. La meriterebbero i componenti dello lo staff per la serietà e la preparazione con le quali interpretano il loro ruolo. La meriteremmo noi dirigenti per tutto il lavoro ed il tempo che dedichiamo con grande piacere a questa avventura, ma la meriterebbero più di tutti i nostri impagabili tifosi, per il loro incondizionato affetto che ci dimostrano ogni giorno”.
