La crescita della produzione manifatturiera nelle Marche e pari allo 2,1%, dato positiva e soprattutto superiore al data nazionale che invece sembra fermo allo 0,0%. Questo il dato emerso dalla 30° edizione del Rapporto sull'industria marchigiana presentato nei giorni scorsi nel capoluogo dorico per conto di Confindustria Marche e Intesa Sanpaolo. I dati sono stati presentati e illustrati da Marco Cucculelli dell’Università politecnica delle Marche; Roberto Cardinali presidente Confindustria Marche; Alessandra Florio direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo.
Fra gli elementi di spicci il dato degli investimenti delle imprese aumentati dell'11,1%. Per la produzione, le variazioni superiori alla media Italia per Calzature (+6,2%), Tessile Abbigliamento (+5,8%); Legno e Mobile (+1,8%). In flessione l'Alimentare (-0,5%). Le vendite sono aumentate del 3,3%. Sul mercato interno +2,1 di vendite (Calzature +8,5%, Gomma e Plastica +6%, Tessile-Abbigliamento +5,7%); in calo Alimentare (-1,5%) e Meccanica (-4,3%). L'export manifatturiero segna un +4,8%: Calzature (+18,4%), Tessile-Abbigliamento (+14,8%); Alimentare (+5,9%), Meccanica (+2,8%); Gomma e Plastica (-2%). Sul totale di esportazioni, quindi anche al di fuori della Manifattura, secondo l'Istat, le Marche sono cresciute di più delle altre regioni (+82%). Il dato, però, depurato dalle maggiori vendite di prodotti farmaceutici (+481%), è in linea con la media Italia e pari al +19,8%. Il peso dell'export marchigiano sul totale nazionale è salito dal 2,4% al 3,7%.