RIFLESSIONE. Esonero Zaini: si può svoltare a 2 giornate dalla fine?

Nel mondo del calcio abbiamo imparato che ci può stare tutto ed anche il suo contrario, ma non nego che ieri sera sono rimasto sorpreso quando è arrivato il comunicato del Monticelli, che annunciava la rimozione di Luigi Zaini (foto) da allenatore della prima squadra. Conosco bene le due parti in causa, sia la dirigenza della società, sia il tecnico e nonostante ciò non me l’aspettavo. Ho assistito per puro caso alla pesante sconfitta di sabato a Capodarco, posso perciò capire che sia dura da digerire, ma la decisione di ieri mi ha lasciato comunque perplesso. E’ chiaro che classifica inizia a farsi pericolosa e il dovere della dirigenza è quello di portare a casa la salvezza. E’ altrettanto vero però che se il campionato finisse oggi, il Monticelli sarebbe in salvo e fuori dai play-out.
Insomma è difficile da comprendere questa situazione, tanto più perchè Zaini, dopo il suo arrivo, non ha fatto male. Al suo debutto la squadra aveva 11 punti in classifica, oggi ne conta 34 e, con due gare ancora da giocare, avrebbe tutte le carte in regola per centrare la salvezza. Risultati ottenuti anche con l’inserimento in squadra di diversi giovani promettenti, sposando cioè quella che è da sempre la filosofia del Monticelli. Per questi motivi la situazione è spiacevole, coinvolgendo da una parte la società che, giustamente, non vuol rischiare nel finale di stagione, e dall’altra un allenatore con patentino da professionista che, probabilmente, non avrebbe mai voluto trovarsi in una situazione del genere.
Alla fine dello scorso novembre, quando subentrò a Stefano Filippini, ebbi modo di scambiare due parole al telefono con Gigi Zaini. Mi confessò che aveva ceduto alle insistenze di tante persone che conosceva, ci erano voluti diversi giorni per convincerlo, ma alla fine aveva accettato, convinto che ci fosse la possibilità di fare bene. Da quel giorno non ci siamo più sentiti, la classifica pian piano era diventata più rassicurante e non sembravano esserci motivi di attrito. Evidentemente mi sbagliavo, ma come dicevo prima, nel calcio le sorprese sono sempre dietro l’angolo e probabilmente sono stupido io che ancora mi sorprendo.
Umanamente mi dispiace per Gigi Zaini che ha dimostrato di saper lavorare anche in campionati importanti, ha le qualità e le capacità per farlo e non posso che augurargli un futuro ricco di grandi soddisfazioni, nelle categorie che merita. Allo stesso tempo voglio sperare che la decisione presa dalla dirigenza del Monticelli sia quella giusta, quella in grado di scuotere l’ambiente e portare alla salvezza. Le prossime due gare ci diranno la verità su una stagione, che forse poteva finire in maniera un pochino più tranquilla.
