Assolti dalle accuse più pesanti gli imputati della Lanterna Azzurra
Nella norre fra il 7 e 8 dicembre del 2018 nella discoteca persero la vita 5 minorenni e una giovane mamma

Per i parenti delle vittime la sentenza pronunciata dal Tribunale di Ancona sulla tragedia avvenuta alla discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, ha avuto un sapore molto amaro. I fatti risalgono alla notte fra il 7 e 8 dicembre del 2018, all’interno del locale a causa di una ressa provocata da un gruppo di giovani che avevano spruzzato nell’aria delle bombolette al peperoncino, persero la vita 5 minorenni e una giovane mamma di 39 anni che aveva accompagnato la figlia. Gli impuntati per i fatti più gravi, sono stati infatti assolti perché fatto non sussiste, con formula piena, da omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
Quindi assolto Quinto Cecchini, gestore della discoteca; mentre l'ex sindaco Principi, Gallo, Bruni, Martelli e Manna condannati ad un anno. Milani un anno e 2 mesi. Tarsi 4 mesi. Pene sospese. Rigettate le richieste risarcimento danni. Rigettate le richieste risarcimento danni. Alla società Magic condannata alla sanzione di 90.300 euro. Le condanne solo per il reato di falso. Nessun risarcimento è dovuto alle vittime Sei i membri della commissione di pubblico spettacolo imputati nel processo bis: queste le condanne: l'ex sindaco di Corinaldo Matteo Principi (presiedeva la commissione) 1 anno; Massimo Manna, di Corinaldo, responsabile del Suap 1 anno; il vigile del fuoco Rodolfo Milani, di Ancona 1 anno e 2 mesi; Francesco Gallo dell'Asur (ex area vasta 2 di Senigallia), di Falconara 1 anno; Massimiliano Bruni, il perito esperto di elettronica, di Senigallia 1 anno, e Stefano Martelli, della polizia locale, di Monsano 1 anno. Francesco Tarsi, ingegnere ingaggiato dalla Magic, 4 mesi I permessi per la sala da ballo sono stati rilasciati dalla commissione ad ottobre del 2017. (fonte Ansa)
