Cala l'export nelle Marche nel primo semestre del 2024
Scendono vertiginosamente farmaci, imbarcazioni e macchinari; salgono abbigliamento, prodotti alimentari e sportivi
L’industria e l’artigianato marchigiano segna un calo delle esportazioni, segnali preoccupanti che invita a riflettere, ad annunciarlo i segretari di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni e di Cna Marche Moreno Bordoni che hanno snocciolato qualche dato del primo semestre del 2024 rapportandolo a quello dello stesso periodo del 2023. Nello specifico le esportazioni hanno registrato una diminuzione di circa 5 miliardi di euro con un -41,3%; a trascinare giù il valore il settore farmaceutico con -82,3%; ma anche le imbarcazioni -48,1%; mentre tessile, pelli e calzature che registrano rispettivamente: -7,9% e -12,7%, macchinari e apparecchiature -14,6%.
Segno positivo invece per l'abbigliamento +2,4%; elettrodomestici +2,8%, i prodotti alimentari +6,1%, strumenti musicali +4,3%, i giochi e giocattoli +12,1%; articoli sportivi +32,4%; parti e accessori per autoveicoli e loro motori +73,3%. “Un momento difficile come quello che stiamo attraversando a causa di una tempesta perfetta che vede in frenata le economie della Germania e della Cina a cui si aggiunge l’embargo verso la Russia – spiegano Bordoni e Gasparoni - è fondamentale accompagnare le nostre imprese esportatrici verso nuovi mercati ed aiutarle anche a consolidare i mercati tradizionali. In questo percorso serve una grande sinergia tra la Regione, le associazioni di categoria e le aziende speciali della Camera di Commercio, mentre anche Sace, Simest e Ice dovrebbero fare la loro parte, sostenendo e finanziando la presenza delle aziende marchigiane alle Fiere nazionali e internazionali”. (fonte Ansa)