GABICCE GRADARA. A centrocampo la qualità e i gol di Fabio Cuomo

Si va completando la rosa del Gabicce Gradara. La società comunica l’ingaggio del forte centrocampista Fabio Cuomo, classe 1997, nelle due ultime stagioni al Cattolica, in Eccellenza e Promozione, l’ultima condita da 13 reti in campionato e due in Coppa Italia e 11 assist. Un giocatore che può ricoprire più ruoli, un trascinatore con qualità tecniche e di temperamento, con il gol nel sangue.
Cuomo ha militato per tre stagioni nella Marignanese in Promozione vincendo con mister Mancini in panchina il campionato: giocava da centrocampista centrale (sette reti); in Eccellenza da mediano davanti alla difesa ha segnato quattro gol. L’altra promozione Cuomo l’ha ottenuta con la Giovane Cattolica il cui portiere era Federico Andreani che ritroverà adesso come compagno di squadra al Gabicce Gradara. Poi Fya Riccione in Eccellenza, sei mesi in Eccellenza con il Tropical Coriano, prima dello stop per covid, quindi la parentesi nel campionato sammarinese con la Libertas.
Fabio Cuomo, aveva la forte richiesta del Sanpaimola in Eccellenza. Perché ha scelto il Gabicce Gradara?
“E’ una sfida stimolante dopo la delusione della mancata iscrizione del Cattolica al prossimo campionato di Promozione. Senza quel triste epilogo non avrei mai al mondo cambiato maglia: sono stato anche capitano della squadra. Mi dispiace tanto per i tifosi che ci sono sempre stati vicino. Non ho mai disputato il campionato marchigiano, ma so che è assai impegnativo. Il club mi aveva già cercato la scorsa stagione, ha ambizione, mi ha fatto sentire importante. E’ vero che a Imola avrei disputato l’Eccellenza, ma qui ho famiglia e lavoro e abito a due passi dallo stadio. E’ stata la scelta più giusta. Conosco direttamente Tombari, Costa oltre ad Andreani, Dominici per la sua storia. Non vedo l’ora di mettermi alla prova”.
Le sue caratteristiche?
“Il mio ruolo preferito è quello di trequartista, ma ho giocato da mezzala e da mediano andando in rete anche in acrobazia; ho fatto il difensore centrale e l’esterno. Sono un giocatore di temperamento, non mi tiro indietro nella battaglia e cerco di sfruttare al massimo gli spazi per arrivare alla conclusione in porta anche da fuori con gli inserimenti, gli uno contro uno oppure per dare l’assist al compagno: al Cattolica ne ho serviti tanti ai due bomber Docente e Pasolini. Non sono altissimo – 1,77 - ,ma di testa mi faccio valere sulla palle inattive. Calcio anche i rigori se c’è bisogno: dei 13 gol tre sono arrivati dal dischetto”.
Il suo limite?
“Da ragazzo purtroppo ho perso treni importanti per colpa mia, ho fatto errori sciupando il mio talento. Adesso ho 27 anni, il tempo perduto non si recupera, ma dagli errori si impara e credo di avere la maturità giusta. Non posso più aspirare a diventare un calciatore professionista, ma a salire di categoria sì”.
(Ufficio stampa ASD Gabicce Gradara)
