JESINA. Orario serale, luce fioca, curva deserta: così i primi 3 punti
I leoncelli superano all'inglese il Sassoferrato Genga in una gara surreale
JESINA - SASSOFERRATO GENGA 2-0
JESINA: Gasparoni, Borocci, Zandri, Zagaglia (42’ at Gasparrini), Di Gennaro, Scoccimarro, F. Massei (33’ st Owona), Nacciaritti (37’ st Russo), Tittarelli (22’ st Cordella), Paradisi, A. Massei. All. Igor Giorgini
SASSOFERRATO GENGA: Masci, Di Nuzzo, Imperio, Arcaleni (33’ st Favorini), Paoluzzi (40’ st Moranti), Silvestri, Carmenati (1’ st Paoletti), Perini (42’ st Federici), Ricci, Piermattei, Morettini (33’ st Bettini). All. Belisario Favorini
Arbitro: Irene Tirri di Macerata
Reti: 16’ pt A.Massei, 27’ st Cordella (rig) Note: 200 spettatori. Angoli 7 a 2 per il Sassoferrato. Ammoniti: A.Massei, Perini, Ricci, Silvestri.
JESI. Chi si aspettava la goleada sarà rimasto deluso però contava vincere e come battesimo in una realtà non ancora completamente metabolizzata può andar bene così. Atmosfera surreale per l’esordio, sotto la luce fioca dei riflettori del Comunale, dei leoncelli nel campionato di Promozione: l’avversario inedito mai incrociato nella centenaria storia del calcio jesino, l’inizio della gara ritardato di quattro ore a beneficio del calcio femminile di serie B (ubi maior ...), la curva desolatamente deserta («scusate l’assenza siamo tutti diffidati» lo striscione appeso fuori dello stadio fatto rimuovere dalle forze dell’ordine), la camionetta dei carabineri piazzata a ridosso della curva, in tribuna tante famiglie con bambini. Leoncelli in vantaggio al 16’: combinazione rasoterra Zandri-Massei, appostato a centro area, destro angolato che non lascia scampo a Masci. Sembra l’inizio di una corsa in discesa invece il Sasso trova una buona reazione ma non lo specchio della porta di Gasparoni (tre angoli e un rigore reclamato al 30’ il fatturato ospite del primo tempo). Jesina in avanti dopo il tè per chiudere i conti, senza esito il rasoterra di F. Massei al 9’, ospiti vicinissimi al pari sulla botta di Ricci 3’ dopo. Aumenta la fatica, crescono contrasti e agonismo in campo, la Jesina chiude i conti al 27’: Di Muzzo stende Cordella, appena subentrato per l’infortunato Tittarelli, rigore ineccepibile dagli 11 metri lo stesso Cordella trasforma con una botta centrale.
(Fonte: Resto del Carlino)