Smantellata maxi banda dello spaccio nel Fermano
Sono 18 i componenti della banda ma sono stati segnalate all'Autorità giudiziaria 40 persone
Operazione congiunta dei carabinieri nelle Marche per smantellare una rete dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle ultime ore di carabinieri delle Provincia di Fermo guidata dal Comando provinciale di Fermo, con la collaborazione dei reparti territorialmente competenti e di unità specializzate del Nucleo cinofili di Pesaro Urbino e del Nucleo elicotteri di Pescara hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 persone di nazionalità albanese, marocchina e algerina, ritenute responsabili in concorso di traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e marginalmente hashish. Le indagini erano partire nel 2022 per opera del Reparto operativo - Nucleo investigativo di Fermo, sotto la direzione della locale Procura. Il gruppo criminale, formato da almeno 18 diciotto soggetti, stabili nel territorio Fermano, riforniva di cocaina e parzialmente anche hashish il territorio, in particolare nei comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Monte Urano, Montegranaro, Torre San Patrizio, Monte San Pietrangeli, Civitanova Marche e Fermo.
Attraverso una lunga e meticolosa attività di osservazione, analisi e di riscontro, è stato possibile tutti i componenti del sodalizio, al cui capo vi erano cittadini albanesi responsabili della pianificazione ed organizzazione del traffico, i quali si avvalevano della collaborazione di altri soggetti, per lo più di origine nord-africana. Le indagini hanno consentito di documentare i numerosi episodi di spaccio, attraverso lo smercio di circa quattro kg di cocaina per un valore di mercato pari a circa 300.000 euro e di identificare e segnalare all’autorità Prefettizia 40 (quaranta) acquirenti assuntori di stupefacenti, perlopiù italiani provenienti dai diversi comuni della Provincia. Dei 18 indagati, 4 albanesi (classi 81, 85, 86 e 92 tutti domiciliati a Porto Sant’Elpidio) e 2 marocchini (classi 97 e 2003 domiciliati rispettivamente a Torre San Patrizio e Sant’Elpidio a Mare, di fatto senza fissa dimora) sono finiti in carcere, inoltre una donna marocchina è stata sottoposta ai domiciliari (classe 2000 domiciliata a Sant’Elpidio a Mare ma localizzata e arrestata a Verona unitamente al compagno– il magrebino classe 97) grazie alla collaborazione dei militari del Reparto Operativo di Verona – città dove la coppia aveva trovato ospitalità presso un bed and breakfast nei pressi di quella Stazione FF.SS.) mentre 3 algerini (classi 89 e due del 93, pregiudicati e domiciliati a Porto Sant’Elpidio) sono stati sottoposti al divieto di dimora nella provincia fermana, ritenuti responsabili in concorso di detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di cocaina, mentre per altri otto (cinque italiani - classi 76, 78, 85, 99 e 2000, tutti residenti tra Monte Urano, Torre San Patrizio e Sant’Elpidio a Mare; due algerini classi 86 e 2000 domiciliati a Porto Sant’Elpidio e un marocchino classe 97 domiciliato a Sant’Elpidio a Mare) tutti nullafacenti e già gravati da precedenti di polizia e penali, non sono state emesse misure restrittive e restano indagati a piede libero.