ECCELLENZA. Una rete di Lasku frena la corsa del Fabriano Cerreto
I padroni di casa si fanno raggiungere nel finale di gara, approfittando solo in parte del passo falso del Tolentino
FABRIANO CERRETO-PERGOLESE 1-1
FABRIANO CERRETO (4-2-3-1): Santini; Bordi, Bartolini, Stortini, Cenerini; Borgese, Bartoli; Benedetti (28’ st Dauti), Giugliacci, Galli; Gaggiotti (38’ st Mariucci). All. Tasso
PERGOLESE (3-5-2): Pollini; Lattanzi, Tafani, Gnaldi; Savelli, Mancini (20’ st Carucci), Gambini, Righi (38’ st Bucci), Gallotti (27’ st Lasku); Genghini, D’Emanuele (15’ st Piergentili). All. Clementi
Arbitro: Tassi di Ascoli
Reti: 32’ pt Galli, 40’ st Lasiu
Note: Spettatori circa 400. Ammoniti: Tafani, Giugliacci, Cenerini
FABRIANO – Il Fabriano Cerreto non approfitta del passo falso della capolista ed esce dal Comunale con un pari che non gli permette di agganciare il Tolentino. Eppure la squadra allenata da Tasso ha disputato i primi 45’ minuti schiacciando gli avversari nella loro metà campo passando in vantaggio al 32’. Inizio di ripresa ancora con i locali vicini al raddoppio e, a quel punto, la gara era in mano al Fabriano Cerreto, ma Aldo Clementi (foto) cambia il volto alla squadra, i locali smettono di giocare e gli ospiti ne approfittano per pareggiare 5’ dal termine con una fucilata di Lasku. Partenza lanciata dei padroni di casa che con azioni in velocità mettono in costante difficoltà la retroguardia della Pergolese che cerca di difendersi come può. Il portiere si salva su tiri dalla distanza di Gaggiotti, ma nulla può al 32’ quando Giugliacci pesca in area Galli che di testa batte Pollini. Nella ripresa due palle gol per i locali, poi il Pergola prende in mano le redini del centrocampo, il Fabriano scompare e, i nuovi entrati avversari sfiorano a più riprese la parità: al 16’ diagonale di Piergentili e Santini si salva in angolo. La pressione degli ospiti si fa più asfissiante e al 40’ riequilibrano il risultato: Lasku salta i difensori come birilli, giunto al limite lascia partire un gran bolide che s’insacca alle spalle dell’incolpevole Santini.