Armini: "Ce la farò per settembre, il Piane deciso ad aspettarmi"
Dopo lo sfortunato incidente al termine della finale dei playoff, il tecnico faleronese ringrazia quanti gli sono stati vicini e si prepara a ripartire insieme ai suoi ragazzi
PIANE DI FALERONE. Verrà ricordata a lungo questa stagione in casa del team del presidente Andrea Isidori. Prima il duello per tutta la stagione con il Montalto, poi un playoff contro un ottimo Valtesino, quindi il grande urlo liberatorio per salutare la prima volta in assoluto della giovane compagine faleronese in Prima categoria. Nel pieno della festa, a fine gara, l'incredibile incidente capitato al mister Paolo Armini (foto) che riportava la rottura dei tendini rotulei di entrambe le ginocchia. In una frazione di secondo si passava dalla gioia al dramma, ed invece di correre verso un ristorante, la meta di tutti diventava l'Ospedale di Fermo. A distanza di una ventina di giorni abbiamo sentito lo sfortunato Armini, per fare il punto sulla situazione.
Prima di tutto, mister, come si sente?
"Sinceramente ho vissuto momenti migliori, comunque diciamo che tutto procede per il meglio. L'intervento è ben riuscito e tra un mesetto dovrei iniziare con la riabilitazione, purtroppo in tutto questo tempo dovrò restare praticamente immobile e non è semplice".
Tempi di recupero?
"Se tutto procederà per il meglio, ad inizio settembre dovrei riuscire a muovermi abbastanza liberamente, speriamo di farcela".
In questo periodo come si comporterà la società?
"In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi con il presidente al quale ho dato anche la mia disponibilità a farmi da parte, vista la situazione. Devo dire che sia Isidori che tutta la società non hanno voluto prendere neanche in considerazione questa ipotesi, continueremo insieme ed almeno fino a quando io avrò difficoltà, si cercherà d'individuare una persona di fiducia che possa portare avanti il lavoro".
Vi state muovendo in questo senso?
"Abbiamo qualche idea che ora cercheremo di sviluppare, si tratta di affrontare un campionato difficile e non vogliamo sbagliare".
Per allestire la squadra, quali saranno le linee guida?
"L'obiettivo è quello di fare un torneo dignitoso, cercando di soffrire il meno possibile, guadagnando la salvezza magari non all'ultimo secondo. Per fare questo sappiamo che ci sarà bisogno di qualche innesto, ci stiamo guardando attorno e compatibilmente con il nostro piccolo bilancio cercheremo di fare il meglio".
Purtroppo non hai potuto festeggiare, ora a mente fredda, cosa rimane di questa stagione?
"Quando ho sentito quel dolore lancinante mi è crollato il mondo addosso, ora con calma e sicuramente con più lucidità, il primo pensiero va alla società che con mezzi molto limitati e grandi sacrifici ci è stata sempre vicina non facendoci mancare mai nulla. Un grazie di cuore a tutti i ragazzi che per tutta la stagione, praticamente a rimborso zero, hanno dato l'anima per raggiungere un obiettivo che inizialmente era solo un sogno".
Cosa ha fatto la differenza nel corso della stagione?
"Secondo me il gruppo, si è formato tra allenatore, società e giocatori un corpo unico in grado di reggere qualsiasi urto, abbiamo affrontato tutti uniti ogni tipo di difficoltà e ne siamo usciti vincitori. Anche adesso, dopo quello che mi è capitato, è quasi commovente vedere tutti questi ragazzi che vengono a trovarmi, mi chiamano, s'informano, davvero una prova di unità e di attaccamento senza precedenti. Non voglio dimenticare i nostri tifosi, non tantissimi ma sempre presenti anche nelle trasferte più lunghe, è anche merito loro se siamo arrivati alla vittoria. Infine un grazie di cuore a Piero Narcisi, amico fraterno, con il quale mi sono spesso confrontato nel corso del campionato e che ha avuto sempre una giusta parola sia nei momenti belli che in quelli brutti, credo vada onorato anche il suo contributo".