Multe per insulti. Idea di Ciotti: "Però basta con queste fesserie!"
Il presidente del Villa Sant'Antonio lancia una proposta: "Disposti a pagare di più ma togliamo questo balzello incontrollabile per le società"
CASTEL DI LAMA. Pur con tutta la buona volontà di questo mondo, la multa per ingiurie all'arbitro riportata nell'ultimo Comunicato Ufficiale della Federazione, la società del Villa Sant'Antonio non riesce proprio a digerirla. In particolare il presidente Pietro Ciotti (foto piccola), un signore d'altri tempi, grande appassionato di questo sport e sempre molto attento sia alle questioni di forma che di sostanza, pur sforzandosi non riesce a concepire una tale decisione.
“Con stupore, sconcerto ed una punta di fastidio - ci dice il dirigente - ho letto sull'ultimo Comunicato della multa che ci è stata inflitta per frasi ingiuriose rivolte al direttore di gara, non è tanto la cifra che spaventa (160,00 Euro), ma il modo con il quale vengono comminate tali sanzioni. Premesso che la nostra società nei suoi 23 anni di storia ha sempre avuto un comportamento irreprensibile e non ha tifosi organizzati, ma al massimo una decina di simpatizzanti che ci seguono saltuariamente, mi chiedo come si possa controllare l'eventuale comportamento disdicevole di qualche incivile. L'impianto di gioco, come moltissimi altri in queste categorie, ha una recinzione che delimita il campo di gioco, ma all'esterno è completamente aperto, ad esempio da noi alle spalle delle panchine c'è un parcheggio al quale può accedere chiunque".
"Mi chiedo – continua Ciotti - come dovrebbero fare i dirigenti, che spesso tra l'altro durante la gara sono in panchina, a rispondere del comportamento di persone che stanno vedendo la partita, o addirittura potrebbero trovarsi per caso a passare nelle vicinanze. Capisco la famosa responsabilità oggettiva, invocata per le grandi squadre, ma faccio cortesemente notare che le stesse giocano in impianti ben diversi, nei quali gli spettatori hanno biglietti nominativi e posti assegnati. Capirei se ad insultare fossero dei dirigenti, ed allora si che le multe dovrebbero essere salate e magari si potrebbe ritirare anche il tesserino per l'accceso al campo, ma non mi sembra questo il caso. Mi rendo conto che la somma delle multe, comminate nel corso della stagione alle varie società, ammonta ad una cifra considerevole nelle pieghe del Bilancio della Federazione, capisco che faccia comodo e non si voglia perdere, mi permetto allora di fare una proposta costruttiva e non la solita protesta fine a se stessa".
"Visto che tutte le società, loro malgrado - evidenzia il presidente - alla fine si trovano a fare i conti con queste sanzioni, perchè non aumentiamo la quota d'iscrizione al campionato in maniera minima, diciamo un 3/4%, e togliamo questo balzello anacronistico ed incontrollabile per le società. Credo che l'eventuale lieve maggiorazione di spesa non sarebbe un problema per nessuno, eviteremo così di leggere delle ricostruzioni spesso fantasiose dei fatti e gli arbitri potrebbero finalmente concentrasi sulla partita, e non su ciò che dicono degli eventuali incivili fuori dalla recinzione. D'altre parte come recita un famoso adagio: la mamma dei cretini è sempre incinta. Siamo così sicuri che facendo le multe alle società di calcio diminuiranno i cretini in circolazione? Permettetemi di avere qualche dubbio!”.