LION e DENNIS GIOVANNINI: quando è il calcio a scorrere nelle vene
Una stagione positiva per i due fratelli che in campionati diversi hanno fatto valere tutte le loro qualità

CASTEL DI LAMA – Si lasciano alle spalle una stagione estremamente positiva i fratelli Dennis e Lion Giovannini (nella foto) che, sia pure in categorie diverse, hanno contribuito in maniera decisiva alla sorte delle loro squadre. Lion è senza dubbio più conosciuto, vanta stagioni anche nel professionismo e tanta Serie D ed Eccellenza con le migliori squadre del territorio. Dennis è probabilmente meno famoso ma da diverse stagioni, tra Prima e Seconda categoria, ha sempre fatto valere le sue qualità. Facciamo insieme a loro un bilancio che non può essere altro che positivo, uno addirittura straordinario, con un occhio al futuro.
Lion Giovannini
Hai disputato un campionato superbo, in una squadra fenomenale come il Trodica. Avete letteralmente ammazzato il campionato, ma voi in campo avevate la sensazione di essere così forti?
“Innanzitutto grazie per i complimenti, direi di sì. Avevamo la sensazione di essere forti, ma come un gruppo che ha sempre funzionato, perché poi il gap tecnico a volte non si vede. Sicuramente eravamo professionisti forti, uniti per un unico obiettivo che abbiamo avuto sempre ben presente davanti a noi e che alla fine abbiamo conquistato”.
Sei tornato a segnare un buon numero di reti. Quanto ha influito la vicinanza con alcuni giocatori (Becker, Susic, ecc..) di alto livello, con i quali potevi confrontarti da pari a pari?
“Sicuramente ha influito tantissimo. Parliamo di giocatori che non c’entrano nulla in questa categoria ed ovviamente con chi calcisticamente si esprime nella tua stessa lingua è più facile. Per me parlano i numeri, ma sicuramente tutto questo è stato possibile grazie al lavoro svolto dallo Staff guidato da mister Buratti e alla fiducia di tutti i miei compagni di squadra, che mi hanno accettato e mi hanno voluto bene. Senza di loro non ci sarei riuscito sicuramente. Il singolo fa vincere le partite, ma per i campionati ci vuole il gruppo”.
Quali progetti hai per la prossima stagione. Resterai a Trodica e se si con quali obiettivi?
“La mia volontà è di restare a Trodica dove mi sono trovato benissimo, ora ci parleremo e valuteremo bene con la società come è giusto fare. L’obiettivo, se dovessi rimanere, sicuramente è quello di provare a fare un campionato di vertice, anche se l’Eccellenza è il massimo torneo regionale e dunque difficilissimo”.
Dennis Giovannini
Hai contribuito in maniera importante alle sorti del Santa Maria Truentina, come mai avete sofferto per arrivare alla salvezza con un organico che dovrebbe valere di più?
“Prima di tutto grazie per i complimenti. Sono d’accordo nel dire che la nostra squadra vale tutt’ora molto più di una salvezza. Il nostro organico aveva i mezzi per arrivare davanti a tante altre squadre, purtroppo numerosi problemi fisici, alcuni anche abbastanza seri, ci hanno impedito di dare un contributo importante alla squadra. Alla fine siamo dovuti passare attraverso il play-out, ma fortunatamente ce l’abbiamo fatta”.
Un girone che si è un pochino spaccato, 5/6 squadre moto forti e le altre a lottare per non soffrire. Quali sensazioni hai vissuto dovendo lottare con i denti per non scendere?
“Un certo divario si è notato, ma devo dire che noi abbiamo fatto grandi prestazioni anche con le squadre migliori. Per esempio abbiamo ribaltato Maltignano in 10. Con la nostra idea di gioco, creata insieme al mister, abbiamo dato fastidio a tutti ma abbiamo raccolto molto meno di quanto meritassimo”.
Anche per te la stessa domanda di Lion: che farai la prossima stagione, o almeno cosa ti piacerebbe fare?
“La prossima stagione credo di rimanere perché al Santa Maria Truentina siamo una famiglia, stiamo bene e la società non ci fa mancare nulla. Ovviamente speriamo che il prossimo campionato sia un pochino più fortunato di quello che si è appena concluso”.
