Diventa papà, poi va in campo: Fabio Monaco e una giornata da sogno
Alle 12.20 assiste alla nascita di Bianca, due ore dopo contribuirà alla vittoria del suo Avis Ripatransone
Alle 12.20 è nata Bianca, due ore dopo è sceso in campo contribuendo alla vittoria del suo Avis Ripatransone con il Montefiore (2-1). Un sabato denso di emozioni quello vissuto da Fabio Monaco (foto), perno della formazione granata impegnata nel girone G di Seconda categoria. Figlio del tecnico professionista Francesco, oggi alla Lucchese (Serie D) ma nel passato alla guida di club come Ascoli, Ancona, Piacenza e Prato, Fabio scandisce i momenti di una giornata che non scorderà più: "Sabato aspettavamo l'arrivo di Bianca e avevo avvisato la squadra che non sarei andato alla partita - racconta - poi alle 12.20 la bimba è venuta alla luce, per un po' mia moglie doveva stare in camera con al massimo una persona, ho fatto entrare sua mamma ed io ho avvisato i compagni che sarei andato perchè avevo qualche ora libera. E' andata bene, la squadra aveva bisogno di punti".
Oggi mamma Elisa e Bianca sono tornati a casa, nonno Francesco ancora non ha visto la nipotina ma lo farà domenica. Monaco, 31 anni, professione chef, vive a Monteprandone, è all'Avis Ripatransone da quattro stagioni: "Siamo partiti con l'obiettivo della salvezza - ammette - è una rosa con molti ragazzi e abbiamo pagato lo scotto iniziale, ripenso ai miei 17 anni e ricordo che non era facile confrontarsi con i più grandi soprattutto a livello fisico. Comunque sono sicuro che seguendo i dettami del mister e con un maggiore entusiasmo la salvezza sia un obiettivo raggiungibile. Cosa farà Monaco da grande? Per il momento penso a giocare, dando importanza al lavoro. E' chiaro che avendo un padre così ho respirato calcio fin dalla nascita per cui mi piacerebbe restare in questo mondo".