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Cellini: "Stop retrocessioni, confermati gli Under"

La posizione del Comitato regionale: nei campionati regionali nessuno scenderà di categoria. Un 2000 e un 2001 da schierare in Eccellenza e Promozione

«L’orientamento è di non procedere a nessuna retrocessione nei campionati regionali e, per la prossima stagione, di confermare lo stesso numero e stesso anno di nascita degli Under in vigore nei tornei appena conclusi».
Paolo Cellini
, presidente del comitato regionale della Federcalcio, commenta due questioni che sono al centro del dibattito e che ovviamente condizionano le dirigenze nella programmazione. In Eccellenza e in Promozione dovranno allora giocare almeno un ragazzo nato nel 2000 e un altro nel 2001, come nella passata stagione.
«Non c’è ancora nulla di scritto – spiega – ma si è discusso di mantenere tali regole per dare la possibilità a questi ragazzi di completare il percorso interrotto a causa dell’emergenza sanitaria, di farsi vedere nelle rappresentative che non hanno disputato il Torneo delle regioni dopo avere effettuato alcuni raduni».
C’è allora da aspettare la riunione del consiglio federale della Federcalcio per definire questi punti. «Inizialmente si sarebbe dovuto tenere il 3 giugno, proprio oggi (ieri, ndr) mi è stato riferito che è slittato all’8 giugno per cui si terrà il 10 quello della Lega dilettanti».

Per la serie D è stata avanzata la proposta di retrocedere le ultime quattro e promuovere la prima, c’è chi pensa che questa filosofia – cioè procedere alla promozione a alla retrocessione – venga poi applicata nei vari campionati dilettantistici regionali.
«In questo caso – spiega Cellini – però si entra nella riconosciuta autonomia dei comitati regionali. La linea generale, contraria è solamente una minoranza di comitati, è quella di abolire le retrocessioni perché il campionato non si è concluso, perché i punti rimasti avrebbero potuto cambiare la classifica delle squadre in bilico. Le Marche sono contrarie alle retrocessioni, siamo d’accordo a promuovere la prima in graduatoria».
La Lega nazionale dilettanti ha chiesto al consiglio federale della Federcalcio una delega per definire i campionati regionali in cui si dovranno tenere conto delle esigenze espresse dai territori.
«L’ultima parola spetta al consiglio federale. La maggioranza è favorevole all’abolizione delle retrocessioni oppure si potrebbe dare la facoltà a ogni realtà regionale di muoversi secondo le esigenze del territorio e noi abbiamo deciso di non prevedere retrocessioni».
Allora si potrebbe andare incontro a campionati regionali con un ricco numero di formazioni.
«Forse, c’è chi parla – sottolinea il presidente Cellini – che non si iscriverà almeno un terzo delle società dilettantistiche a causa della crisi determinata dalla pandemia. È stata una stagione unica, irripetibile, molto difficile e prevedere la retrocessione significa penalizzare ancora di più quelle società».
(FONTE: IL RESTO DEL CARLINO)

 

 

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  Scritto da La Redazione il 30/05/2020
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