"I tifosi allo stadio? Ad oggi no". Ma Spadafora rischia di saltare...
I 5 stelle bloccano la sua riforma dello sport. Il ministro potrebbe rimettere la delega
Sembrava tutto indirizzato verso un graduale ritorno alla normalità, ma prima i vertici federali e di Lega, pronti a sottolineare l'impossibilità di tornare in campo per i Dilettanti con gli attuali protocolli sanitari, e poi il ministro dello sport, non sembrano intenzionati ad abbassare la guardia.
Vincenzo Spadafora (foto) ha infatti escluso al momento una riapertura al pubblico negli stadi e negli impianti sportivi: "Il Comitato Tecnico Scientifico ha deliberato il no alla presenza degli spettatori agli Internazionali di Tennis, a causa del perdurare del contagio. Vediamo come saranno i dati a settembre - ha sottolineato il ministro - ma le persone potranno riaffollare gli stadi solo in condizioni di totale sicurezza".
Spadafora sta vivendo ore difficili e la sua presenza al Governo con la delega allo sport potrebbe venire meno.
Una lettera formale del direttivo del movimento 5 stelle è arrivata oggi al ministro Spadafora: la richiesta, rinviare la riunione di maggioranza sul decreto attuativo della legge dello Sport, in modo da avviare un confronto interno sul testo col capo politico Vito Crimi e col capo delegazione Alfonso Bonafede. Dall'interno del movimento, trapelano indiscrezioni secondo le quali l'obiettivo sarebbe più ambizioso: bloccare l'ampia riforma che abbraccia tutti i settori del mondo sportivo, dai mandati dei presidenti di federazione alle tutele e garanzie per i lavoratori, e spingere Spadafora a rimettere la delega allo Sport.