"Il Comitato latita sulle norme anti Covid. Chi paga le spese?"
Il presidente del Portorecanati Fausto Pigini lancia l'allarme sui problemi legati alla ripresa dell'attività agonistica: "Voglio vedere dove escono i 400 euro al giorno, che è la cifra che ci vuole per rispettare i protocolli per la sanificazione degli spogliatoi"
Pronti a ripartire, sì ma come? C'è un protocollo sanitario preciso per il mondo del Dilettanti? No, forse... E intanto il carico economico è sulle spalle delle società. A lanciare l'allarme è Fausto Pigini (foto), presidente del Portorecanati. "Una società come la mia con 250 ragazzi - sottolinea Pigini al Corriere Adriatico - che si è attivata per far iniziare la loro l'attività si trova a gestire anche i problemi dati dai protocolli anti Covid. E qui la Federazione latita con i due contendenti (Cellini e Panichi, ndr) che sono più preoccupati a giocarsi la loro partita per la presidenza, ma non ho sentito uno di loro che si fosse preoccupato di chiederci informazioni, se ci fossero dei problemi e su come si possa fare. C'è invece il vuoto assoluto. Pare che sono solo io a preoccuparmi, mentre agli altri colleghi sembra che vada tutto bene, ma voglio vedere dove escono i 400 euro al giorno, che è la cifra che ci vuole se si vuole fare una cosa seria per rispettare i protocolli per la sanificazione degli spogliatoi. Fino a prova contraria le responsabilità sono ancora dei presidenti, al di là del mezzo documento che è l'autocertificazione. Noi cercheremo di rispettare tutti i protocolli, ma ce la facciamo, oppure a settembre dovremo chiudere tutti perché ci rendiamo conto che ogni giorno di allenamento avremo una spesa?", si chiede Pigini.