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Play-off e play-out, sì o no? Cellini: "Decideremo più avanti"

La risposta al malcontento delle società ed un giudizio sul nuovo protocollo da parte del presidente del Comitato Regionale Marche

Fortunatamente nessuna grave conseguenza dopo l'incidente stradale di due giorni fa dove è rimasto coinvolto Paolo Cellini (foto), che al Corriere Adriatico torna a rispondere al malcontento delle società. Argomento che fa discutere è senz'altro la dichiarazione dell'abolizione dei play-off, sulla quale il presidente del Comitato Regionale Marche precisa: "Ogni valutazione sulla disputa o meno dei playoff non è definitiva e verrà approfondita nelle prossime settimane. La garanzia di mantenere immutato il numero di promozioni in ogni campionato nonostante l'incremento dei gironi rappresenta già un elemento importante. Le formule da applicare per eventuali altri posti liberi le renderemo note in seguito".

"Nulla è stato ancora stabilito in modo ufficiale - prosegue Cellini -. Abbiamo tempo fino al termine dei gironi d'andata per stilare il comunicato con i meccanismi di promozione e retrocessione e studieremo a fondo ogni soluzione. Le prime in classifica verranno promosse. I playoff o gli spareggi per le seconde potrebbero essere introdotti per stilare una graduatoria che sostituisca quelle da sempre adottate per i ripescaggi".

Altra decisone che ha scatenato l'ira di molte società è stata la rivoluzione dei format dalla Promozione in giù. "Non potevamo fare altrimenti - spiega il presidente -. L'obiettivo è quello di ritornare alla normalità dalla prossima stagione, ma quest'anno dovevamo fronteggiare la partenza in ritardo e possibili sviluppi negativi legati alla pandemia diminuendo le giornate dalla Promozione in giù. L'unico stratagemma era quello di creare più gironi, come è accaduto in tante altre regioni. In Eccellenza il discorso è differente perché gli impianti sono più idonei e il rispetto dei vari punti previsti dal protocollo si semplifica di conseguenza. A parte il Montefano, che ha espresso perplessità in modo civile, nessuna società si è lamentata del format. L'idea è questa finendo la stagione regolare a metà maggio. Non sarebbe un'eccezionalità visto che altri Comitati non prevedevano lo svolgimento dei playoff nemmeno nelle scorse stagioni".

E i play-out? "Non vorremmo abolirli essendo il computo delle retrocessioni diverso da quello delle promozioni. Una partita in più al termine dei campionati, in cui decretare chi resta in categoria e chi scende, non creerebbe particolari problemi sulle tempistiche se la situazione sanitaria dovesse tornare alla normalità".

Infine una considerazione sul nuovo protocollo. "È stato compiuto un significato progresso, come chiedevano tutti i presidenti. Le loro responsabilità sono state in qualche modo alleggerite perché potrebbero rispondere penalmente di eventuali mancanze solo se dovessero essere accertate colpe dirette di aver causato l'evento dannoso. L'aspetto delle due settimane di quarantena è stato migliorato riguardando solo il contagiato e non il gruppo squadra, al quale sarà sufficiente sottoporsi ai controlli. Putroppo gli stadi resteranno chiusi per le prime due giornate, un vero peccato. Nuovi slittamenti sembrano ormai scongiurati. Mercoledì avremo una riunione del Consiglio direttivo e nei giorni successivi contiamo di ufficializzare gironi e relative date d'inizio".
(fonte: Corriere Adriatico)

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  Scritto da La Redazione il 19/09/2020
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