Perugini: "Orgogliosi del legame tra l'Ascoli Calcio e il Comunanza"
4 ragazzi tra i 10 e 12 anni svolgeranno l'attività di base con la società bianconera. I tecnici scolani terrano dei corsi di formzione ai loro colleghi giallorossi. I primi passi di una grande collaborazione. Per l'immediato il presidente auspica un rinvio delle competizioni ufficiali
COMUNANZA. Anche se il riconoscimento arriva in un momento delicato e per certi versi molto difficile, quando ci sono delle belle notizie da diffondere in questo martoriato mondo del calcio, lo facciamo sempre con estremo piacere. Vogliamo segnalare ai nostri lettori, l’accordo di collaborazione stipulato tra la US Comunanza e l’Ascoli Calcio, del quale l’artefice principale è stato senza alcun dubbio il presidente giallorosso Remo Perugini (foto), con il quale nella giornata di oggi abbiamo avuto il piacere di colloquiare.
Senza voler usare particolare enfasi presidente, credo sia giusto parlare di un accordo storico fra le due società.
“Assolutamente si, è una convenzione che ci lega alla più importante realtà del nostro territorio e che ci rende giustamente orgogliosi. Come primo approccio avremo 4 nostri ragazzi, tra i 10 e i 12 anni, che andranno a fare l’attività di base con l’Ascoli e contemporaneamente diversi allenatori del settore giovanile bianconero verranno a Comunanza per svolgere un’attività di formazione rivolta ai nostri tecnici”.
Possiamo interpretarlo come un riconoscimento al lavoro che state portando avanti?
“Sono certo che gli sforzi che stiamo facendo e l’organizzazione che stiamo creando, non stiano passando inosservati. Questo accordo con l’Ascoli è solo un primo riconoscimento dello straordinario lavoro che da anni sta portando avanti il Settore Giovanile dell’US Comunanza. E’ la dimostrazione che se si opera con criterio e programmazione prima o poi i riconoscimenti arrivano. Abbiamo alle spalle oltre 60 anni di storia, una tradizione che ci inorgoglisce e ci permette di poter dialogare proficuamente con gloriose società professionistiche, tutto ciò non fa altro che accrescere la nostra fiducia e darci una spinta ulteriore verso un futuro. Il nostro obiettivo è quello di continuare a crescere e allo stesso tempo rafforzare il legame con l’Ascoli, che da questo punto di vista può rivelarsi decisivo”.
Un futuro però presidente che in questo momento, a livello generale, non sembra avere quel fascino che potremmo attenderci.
“Purtroppo è così. Le vicende legate al Covid-19 ed al protocollo da applicare, stanno creando non poche difficoltà gestionali. Noi stiamo cercando di attenerci in maniera scrupolosa alle norme, ma facciamo una gran fatica e non nego che spesso le difficoltà sono tante e le responsabilità, specie di noi dirigenti, addirittura enormi”.
Molte società stanno decidendo in questi giorni la sospensione delle attività, voi come vi state muovendo?
“Per la prima squadra e la Juniores abbiamo ridotto al massimo ogni tipo di contatto, annullando tutte le amichevoli programmate e riducendo la preparazione ad un solo appuntamento settimanale, tanto per per non perdere completamente il tono muscolare. Le attività del Settore Giovanile sono appena iniziate e stanno andando avanti, ci riserviamo di prendere una decisione definitiva nei prossimi giorni”.
Se fosse lei a decidere sulle sorti del nostro calcio, quale strada sceglierebbe in questo momento così delicato?
“In questo caso le incombenze spettano alla FIGC, io posso solo sperare che saggiamente decidano di sospendere ogni tipo di competizione, non mi sembra ci siano i presupposti per iniziare un campionato. Anche all’interno della nostra società l’umore prevalente è quello di fermarsi completamente. Il 18 ottobre avremo una riunione e in quella data prenderemo una decisione definitiva, ed eventualmente lasceremo ai ragazzi la libertà di scegliere sul loro futuro. Per quanto mi riguarda, reputo che la salute dei tesserati vada tutelata in ogni modo, senza dimenticare l’importanza del lavoro e della scuola, in virtù di ciò se eventualmente si decidesse di posticipare di qualche mese l’inizio dei campionati, riterrei la decisione assolutamente condivisibile”.