Spadafora: "Faremo di tutto affinché lo sport non si fermi di nuovo"
Il mondo sportivo è stato tra i più colpiti durante il lockdown e nelle settimane successive: è stato tra gli ultimi settori a riprendere, soprattutto lo sport di base, e ancora i numeri della ripresa non sono minimamente paragonabili a quelli precedenti la pandemia. - ha dichiarato il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora (foto) in merito al nuovo DPCM, che vieta il calcio amatoriale e il prosecuzione del calcio dilettantistico e giovanile -. Abbiamo fatto ogni sforzo possibile, operato a sostegno del settore con misure e risorse mai viste prima, assicurato bonus a una categoria di lavoratori finora invisibile, previsto sostegni a fondo perduto - si legge - stiamo per attivare un fondo per alleggerire le spese derivanti dai nuovi obblighi di igienizzazione e sanificazione, al fine di tutelare l’enorme valore economico e sociale dello sport per tutti".
"Siamo talmente convinti che faremo di tutto affinché lo sport, con tutti i benefici che comporta, non si fermi di nuovo. Anche se questo implica una maggiore consapevolezza e una maggiore responsabilità da parte di tutti nel rispetto delle regole, dentro e fuori i campi sportivi. L’analisi svolta dal Comitato Tecnico Scientifico delle curve dei contagi e degli altri indicatori sensibili ha imposto al Governo la necessità di prendere scelte difficili, proporzionate, ragionevoli. Tutti i settori risentiranno di una stretta".
Aumentano le incognite nelle Marche
Mentre Serie D ed Eccellenza vanno avanti, sotto salgono il numero delle società di Prima e Seconda Categoria che hanno deciso di fermarsi, chiedendo il rinvio dell'inizio delle attività ufficiali. Ultimo caso che sta facendo discutere è la lettera inviata dalle società di Prima Categoria girone D al presidente del Comitato Regionale Marche Paolo Cellini. Situazione meno aggravata in Promozione, dove la maggior parte delle squadre ha ripreso gli allenamenti in vista dell'inizio di campionato fissato per il sabato 24 e domenica 25 ottobre.