Dell’Eccellenza abbiamo più volte parlato negli ultimi giorni, giungendo alla conclusione che il suo cammino sarà necessariamente separato da quello delle altre categorie regionali (per via dello stretto collegamento con la Serie D, quarta serie nazionale che sta giocando seppur a singhiozzo). Cosa succederà invece negli altri campionati, nella fattispecie dalla Promozione in giù? Perché, come si stanno domandando in tanti, non si è ancora arrivati all’annullamento della stagione sportiva 2020-2021?
Intanto la premessa, doverosa, che le percentuali di ripartenza per i suddetti tornei sono veramente bassissime. Molte società, sicuramente la maggior parte dalle prime stime, avrebbero già messo una pietra sopra all’attuale annata chiedendo di organizzare già da ora nel migliore dei modi la prossima. Va anche detto che altri club, dopo tutti questi mesi, non si sono arresi e continuano a sperare in una flebile ripresa. La riunione di giovedì alle 18.00 (congiunta tra Promozione e Prima categoria) servirà perlopiù a chiarire quest’aspetto e sviscerare quanto è grande – se esiste – il fronte della ripartenza all’interno del movimento marchigiano di Promozione.
L’idea del Comitato, dettata anche dalla Lega nazionale dilettanti, è abbastanza leggibile. Nessuna decisione prima del 5 marzo, scadenza dell’attuale Dpcm che blocca le competizioni di rilevanza regionale impedendo anche gli allenamenti collettivi alle formazioni che militano nei campionati non di rilevanza nazionale. Successivamente, se dovesse esserci un alleggerimento delle misure, si potrebbe anche valutare una clamorosa ripartenza ma realisticamente parlando la strada è decisamente in salita.
Come andrà a finire? L’universo regionale, ad eccezione dell’Eccellenza che avrà un suo cammino da seguire per la ripartenza, per il momento resta ancora nel limbo dello stand-by.