PROMOZIONE A. Cade ancora l'Osimo Stazione. Fa festa il Valfoglia
Osimo Stazione CD – Valfoglia: 0-2
OSIMO STAZIONE CD: Bottaluscio; Masi, Gyabaa Douglas, Staffolani, Bah (75′ Karalliu); Rinaldi, Ascani, Premi, Nanapere; Polenta (75′ Mazzocchini), Pellegrini (46′ Gelli). All. Girolomini.
VALFOGLIA: Adebiyi, Morbidi, Scoccimarro, Pagniello, Gallotti (85′ Bruno), Valler, Marcolini (75′ Renzi), Ricciotti (70′ Elezaj), Bartolomioli (80′ Cirulli), Diomede (75′ Carboni), Franciosi. All. Angelini.
ARBITRO: Cocci di Ascoli Piceno.
RETI: 38′ Pagniello, 65′ Franciosi.
OSIMO STAZIONE – Di nuovo giù. Pericolosamente giù. Pesante è la sconfitta interna per i ferrai contro un roccioso Valfoglia. Già in avvio i pesaresi dimostrano un altro piglio con buone geometrie che mandano in crisi i biancoverdi. All’8′ la punizione dal limite di Diomede termina di poco a lato. I ragazzi di Girolomini provano a replicare al 25′ con Nanapere che manca la battuta a pochi passi dalla porta. Il Valfoglia al 27′ va vicino al gol con Morbidi col tiro deviato da Bottaluscio a incocciare la traversa. Al 30′ episodio a favore dei ferrai che usufruiscono della concessione di un calcio di rigore per fallo su Masi. Dal dischetto Bah spedisce alto. Tuttavia, il Valfoglia continua a comandare il gioco. Cosicché al 38′ da calcio d’angolo è pronto sul primo palo Marco Pagniello (foto) che di testa realizza la rete del vantaggio ospite. La replica nervosa della Stazione c’è con il tiro al 40′ di Polenta deviato in angolo.
Nella ripresa la musica non cambia. Al 51′ Rinaldi s’immola su conclusione a botta sicura di Franciosi. Un minuto più tardi i ferrai rimangono in dieci per doppio giallo a Gyabaa. In inferiorità numerica nel tentativo di recuperare il risultato la Stazione si getta in avanti con generosità, ma senza costrutto. Tant’è che al 65′ Bartolomioli serve la palla che Franciosi deve solo spingere in rete per il raddoppio. Lenti e macchinosi i ferrai tentano un disperato forcing per riaprire la partita. Ma solo al 77′ la punizione di Staffolani scalda le mani a Adebiyi. Per il resto solo confusione e rabbia senza riuscire mai a impensiere l’estremo difensore ospite.
Luca Morodo