Aurora Treia: "Ripresa dei campionati giovanili? Prima riflettiamoci"
La situazione resta difficile, la società predica cautela. Non sarà semplice affrontare tutte le difficoltà e si conta sull'intervento della Federazione
TREIA. In vista della ripresa dell'attività agonistica anche nei campionati giovanili, sono molte le prese di posizione delle società, molte delle quali non vedono di buon occhio la ripartenza programmata per il prossimo fine settimana. L’Aurora Treia si unisce al coro di coloro che già hanno manifestato incertezza sull’opportunità di far tornare i ragazzi sui campi nel primo week-end di febbraio. Di seguito la lettera che abbiamo ricevuto dalla società e che pubblichiamo integralmente.
“Oggi, in previsione della ripresa del campionato, abbiamo fatto i conti e ci siamo trovati di fronte a una situazione disastrosa” – questa è la considerazione di Francesco Giorgi, Responsabile Tecnico del Settore Giovanile dell’Aurora Treia – “In ogni categoria abbiamo gravi defezioni dovute a quarantene, contagi, mancate vaccinazioni o attesa di certificato ReturnToPlay e gli organici effettivamente utilizzabili si sono ridotti, quando va bene, della metà. La situazione non riguarda solo l’Aurora Treia, ci siamo confrontati con diverse altre società sportive e tutte lamentano gli stessi problemi. Sicuramente le difficoltà non spariranno all’improvviso e penso che ci vorranno almeno 15/20 giorni per tornare ai livelli normali, per questo chiediamo ai responsabili del Settore Giovanile e Scolastico, sia a livello regionale che provinciale, una seria riflessione e un ulteriore differimento dell’inizio dei campionati di altre due o tre settimane.
Sospendiamo ogni discussione sull’opportunità di obbligare i tesserati ad avere il Green Pass per esercitare un’attività sportiva all’aperto, non siamo d’accordo ma ci adeguiamo alla legge; però nel nostro ruolo di educatori non possiamo tacere sul fatto che questo che stiamo vedendo non è sport e non è divertimento e chi ne paga le spese sono i ragazzi; riteniamo che le partite disputate in queste condizioni non abbiano né valenza educativa né agonistica. Potremo accordarci con le squadre avversarie per spostare gli incontri, ma si creerebbe una grande confusione con numerosi recuperi infrasettimanali che notoriamente creano grossi problemi alle piccole realtà come la nostra.
Abbiamo già inviato una lettera alla Federazione sullo stesso tema consigliando di rivedere la composizione dei gironi per rimodulare la durata dei campionati e ci siamo resi disponibili a prolungare l’attività sportiva per i mesi di giugno e luglio e siamo fiduciosi che, come sempre, prenderanno le migliori decisioni nell’interesse dello sport e dei giovani.”