PICENO UTD. Fratini: "Tanti problemi, ma vogliamo arrivare ai playoff"
ASCOLI PICENO. Sarà una volata playoff tutta da vivere, quella che ci apprestiamo a seguire nelle prossime tre giornate, nel girone H di Seconda categoria. Alle spalle del Comunanza, ormai in Prima categoria da alcune settimane, è piena bagarre per accaparrarsi le posizioni migliori. Chi spera di chiudere al meglio la stagione è senz’altro il Piceno United, attualmente al quinto posto della graduatoria. Abbiamo fatto il punto della situazione con il vice presidente Giuseppe Fratini (foto).
Pagati a caro prezzo Covid ed infortuni: “E’ una stagione, per ovvi motivi, molto particolare. Infortuni e Covid hanno falcidiato diverse squadre e noi siamo stati certamente tra i più colpiti. Il campionato ha avuto una sola grande dominatrice, il Comunaza del presidente Perugini, al quale vanno tutti i complimenti. Hanno allestito un organico fortissimo, dominando dall'inizio alla fine ed anche adesso continuano sportivamente a fare il loro dovere. Avendo mia madre che è originaria di quelle parti, devo dire che ho seguito con interesse la stagione dei giallorossi e mi congratulo ancora per la grande dimostrazione di forza e di serietà".
Obiettivo playoff da centrare: "Per quanto ci riguarda avevamo allestito un organico che potesse ben figurare, purtroppo in avvio una lunga serie di infortuni e le continue assenze dovute alla pandemia ci hanno fortemente penalizzato. Strada facendo ci siamo ripresi ed ora speriamo di giocare il playoff che era il nostro obiettivo iniziale. Dobbiamo molto alla volontà, alla caparbietà ed alla voglia di far bene di mister Cannellini, il quale anche nei momenti di maggiore difficoltà non ha mai smesso di credere nei suoi ragazzi, spronandoli sempre a dare il massimo. Ormai neanche facciamo più caso alle tante assenze, sabato scorso ad esempio, pur avendo 25 tesserati, siamo andati ad Acquasanta con soli 15 uomini, tra quarantene ed infortuni mancavano ben 10 persone, è ovvio che in queste condizioni non è facile far bene".
Gli effetti della pandemia dureranno a lungo: "E’ chiaro che la pandemia ha procurato tanti problemi, dopo quasi due anni di inattività molti ragazzi hanno abbandonato lo sport e chi ha ripreso lo ha fatto tra mille difficoltà. Ne consegue che il livello medio dei campionati, almeno quelli di Prima e Seconda categoria, è sceso notevolmente. A mio giudizio questa situazione è destinata a durare, e credo che ci vorranno almeno 3 o 4 anni per tornare al punto di partenza. Al di la di tutto comunque, mi sento di fare tanti complimenti ai dirigenti delle varie società, che hanno tenuto duro anche nei momenti più delicati. La loro passione ha permesso a tutto il mondo del calcio dilettantistico di poter tornare ad esprimere la propria felicità giocando su un prato verde. Non vedevamo l’ora di farlo e, pur con qualche difficoltà, siamo tornati a vivere quei pomeriggi che sono tanta parte della nostra vita”.