REV PAGLIARE. Stagione al via: le parole del capitano Gregori

PAGLIARE DEL TRONTO. "Questa società rappresenta per me una seconda casa". Inizia così la piacevole chiacchierata con Arcangelo Gregori (foto), centrocampista classe '94, capitano del Real Eagles Virtus Pagliare squadra militante nel Girone D di Prima Categoria. Una frase che è la sintesi perfetta del pensiero di questo talentuoso giocatore.
Traspare, in maniera molto evidente e marcata, quel chiaro senso di appartenenza, quel concetto di attaccamento alla maglia e ai colori sociali che è sempre più raro riscontrare al giorno d'oggi, soprattutto nei giovani.
Possiamo perciò considerarti una bandiera di questa società?
"Milito da ben sette anni in questa squadra quindi si, possiamo utilizzare questo termine. Sia con i dirigenti della vecchia società [Real Virtus Pagliare diventato Real Eagles Virtus Pagliare dopo la fusione del 2021 ndr] sia con quelli della nuova mi sono sempre trovato in sintonia. Abbiamo viaggiato e continuiamo a viaggiare insieme sulla stessa lunghezza d'onda. È un ambiente sano, costituito da persone serie e disponibili che si impegnano giornalmente con passione e dedizione creando le condizioni per lavorare senza alcun tipo di pressione. Questo rappresenta per noi giocatori uno stimolo a dare quel qualcosa in più che spesso può fare la differenza. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i dirigenti che hanno accompagnato il mio percorso, sia quelli fuoriusciti sia quelli attualmente presenti e che stanno facendo tanto per il paese."
Un ruolo, quello di capitano, denso di responsabilità soprattutto per un ragazzo giovane come te. Quando sei stato insignito di questi gradi?
"Lo scorso anno la rosa della squadra aveva un'età media molto bassa. Tanti giovani, tanta freschezza ed io mi son ritrovato ad essere il più anziano come anni di militanza consecutiva. E mi è stata affidata la fascia. Voglio però precisare una cosa a cui tengo in modo particolare. All'interno del gruppo ci sono giocatori fondamentali che mi aiutano molto, mi sono sempre vicini e rappresentano lo zoccolo duro, il punto di riferimento per tutti. Cristiano Mariani, Roberto Seproni e Luca Picchini sono i miei capitani. Abbiamo un rapporto quasi simbiotico, una sintonia perfetta e questo ci aiuta ad essere un esempio per i ragazzi più giovani sia in partita sia soprattutto in allenamento dove è importante veicolare e dar forza ai dettami impartiti dal mister."
A proposito, com'è il rapporto con mister Ciabattoni?
"Considero il mister una persona eccezionale. Ho molta stima di lui sia a livello umano, sia come allenatore. Lo scorso anno, nello "tsunami emotivo" seguito ai tanti cambiamenti in squadra, con l'abbandono di giocatori esperti e l'arrivo di svariati giovani dal settore giovanile, ha rappresentato una guida fondamentale tracciando la giusta rotta che ci ha permesso di uscire dalle acque melmose della zona retrocessione e approdare in quelle più sicure della zona salvezza. Ci ha dato tanto nei momenti di sconforto, spronandoci a credere sempre nelle nostre possibilità, a non mollare mai, a ritenere raggiungibile anche ciò che in quel momento sembrava pura utopia."
La scorsa stagione tanti vi davano per retrocessi all'inizio ed invece....
"...ed invece li abbiamo fatti ricredere. Tutti. Con la forza di un gruppo straordinario che ha saputo soffrire nelle battute iniziali della stagione e accelerato nel girone di ritorno. Gli schiaffi presi ci hanno fortificato, mai abbattuto. L'anno del Covid-19 è stato devastante anche a livello sportivo. Molti miei compagni si son trovati catapultati in prima squadra direttamente dal campionato Allievi. Uno scotto che in primis hanno pagato loro ma che è servito per destarli e responsabilizzarli.
Nonostante le sconfitte arricchivano il nostro ruolino di marcia, a livello di prestazioni, miglioravamo partita dopo partita.
Questo ha innalzato il morale di tutta la truppa e dato la giusta convinzione per credere in quello che stavamo facendo ed abbiamo alla fine realizzato. Lo dico senza troppi giri di parole: è come se avessimo vinto il campionato."
La stagione che sta per iniziare come la valuti? Quali sono le vostre ambizioni?
"Lavoriamo in allenamento per migliorare ogni dettaglio, ogni minima sfumatura e fare meglio dello scorso anno.
L'ossatura della squadra è stata confermata, sono stati aggiunti giocatori importanti e d'esperienza e sono arrivati giovani di belle speranze. Il nostro girone è duro, tosto come ogni anno e ci sono squadre forti che hanno ampliato e arricchito il proprio rosters. Il livello è alto, ne siamo consapevoli, ma abbiamo dimostrato ampiamente che possiamo giocarcela con tutti grazie alla forza delle idee e ad un'organizzazione di squadra che sfiora la perfezione. Come lo scorso anno la nostra rosa è ricca di giovani leve. È fondamentale, secondo me, seguire la strada tracciata dalla società, ossia quella di dare la possibilità ai ragazzi provenienti dal Settore Giovanile di giocare, di migliorare, di fare esperienza. Alla fine, sono convinto, i risultati si vedranno. Eccome!"
Per concludere ti chiedo due cose: un pronostico secco per la partita di domani ed i nomi di tre giovani compagni di squadra che faranno benissimo in questa stagione.
"Non amo fare pronostici perciò evito di farli, consentimi questa piccola scaramanzia. Posso dirti che venderemo cara la pelle e andremo ad affrontare l'impegno [esordio a Montottone ore 15:30 ndr] consapevoli della nostra forza, mettendo in pratica le idee del mister con l'obiettivo di fornire una bella prestazione. Se mi costringi a fare tre nomi eccoli: Luca Caggiano, portiere classe 2003, Davide Neri, centrocampista classe 2004 e Giacomo Gadaleta esterno offensivo classe 2003. Non devono strafare, non devono addossarsi troppe responsabilità. L'unica parola d'ordine da seguire è: divertirsi". Parola di Capitano.
Stefano Bachetti
Ufficio stampa Rev Pagliare.
