MONTOTTONE. Poloni: "La salvezza? Come vincere un campionato"
Le parole del presidente alla trasmissione "Noi Dilettanti"

Il Montottone ha conquistato una salvezza che, per come era cominciata la stagione, somiglia più a un miracolo sportivo che a un semplice traguardo. A raccontarlo è il presidente Gianluca Poloni, intervenuto ai microfoni di Noi Dilettanti (puntata completa qui), con la voce di chi ha vissuto ogni settimana sulle montagne russe delle emozioni.
Dall’incubo alla speranza
«Non erano tanto i 9 punti al giro di boa, ma i 3 punti dopo 13 partite. Era quello il dato che pesava di più», ammette Poloni. Eppure, anche nei momenti peggiori, in casa Montottone non è mai mancata la fiducia: «Nell’ambiente c’era la convinzione che qualcosa sarebbe cambiato. A dicembre sono arrivati rinforzi, ma la vera svolta è stata mentale. Siamo rimasti lucidi, senza pressioni esagerate, mantenendo un clima dove i ragazzi stavano bene.».
Il valore umano prima del campo
Il presidente non dimentica chi ha avviato la stagione: «Maurizio Montingelli ha fatto un buon lavoro, ma dopo alcune sconfitte iniziali si è innescato un meccanismo di paura. Il cambio in panchina era inevitabile». È qui che entra in scena mister Francesco Pirro, figura chiave della rimonta: «Lo ringrazierò sempre per aver accettato una situazione così complicata. Con lui non si parlava di salvezza, ma di play-off, perché credeva nel valore dell’organico».
Una rinascita costruita su basi solide
Il girone di ritorno ha dato ragione alla società: miglioramenti evidenti in tutti i reparti, solidità difensiva ritrovata e fiducia crescente. «Abbiamo subito pochissimi gol con la stessa difesa dell’andata. I nuovi innesti hanno aiutato, ma il miglioramento è stato collettivo. In campo non c’erano grandi differenze rispetto alle altre squadre, mancava solo la serenità per concretizzare».
E poi c’è l’orgoglio per un gruppo che non ha mai mollato: «Non c’è stato uno stravolgimento, ma inserimenti mirati. Tutti quelli su cui puntavamo sono rimasti. Questo dimostra quanto valesse già il nostro gruppo».
Un paese, una passione
Parlare di Montottone significa raccontare un paesino di circa 880 anime, decentrato e lontano dalle grandi vie di comunicazione, ma con una grande tradizione calcistica: «Negli ultimi 15 anni abbiamo fatto quattro campionati di Promozione, tanti in Prima e due in Seconda. La Prima Categoria è quella che, per quel che si è visto negli ultimi anni, più rispecchia la nostra realtà».
Guardando al futuro, Poloni non ha dubbi: «L’obiettivo è costruire un progetto credibile, sostenibile, che dia continuità. Non vogliamo fare il passo più lungo della gamba, ma mettere basi solide». Il punto di partenza sarà la conferma di mister Pirro e del blocco squadra: «Stiamo lavorando per mantenere il gruppo, elemento fondamentale per ripartire. Il merito va anche alla dirigenza, piccola nei numeri ma enorme per qualità e dedizione».
Un campionato sempre più competitivo
La Seconda Categoria si sta dimostrando un torneo tutt’altro che facile: «Le squadre retrocesse puntano a risalire, altre sono ambiziose. Ogni partita è una battaglia, e il prossimo anno sarà altrettanto duro. Ma se continueremo con questa mentalità, potremo ancora toglierci soddisfazioni, come lo è stata questa salvezza che per me è stata come vincere un campionato».
