Recanatese, la svolta con Mecomonaco. "Grande gruppo e ambiente top"
Domenica a Matelica ritrova l' "allievo" Esposito: "Se in giornate è dura da fermare. Ma occhio a Pesaresi"
RECANATI. Venti punti incamerati sui 30 disponibili, con 5 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta. Insomma l’avvento di Antonio Mecomonaco (foto), 48 anni nato a Chieti ma residente a Pratola Peligna, sulla panchina della Recanatese ha rilanciato i leopardiani che ora si godono un momento estremamente positivo. Ultima “vittima” in ordine di tempo il Fano, abbattuto nei minuti finali dalla stoccata di Jose Cianni. Tecnico preparato e serio che nell’ultima stagione a Civitanova Marche ha pagato per colpe non sue ma per le note vicende societarie.
Mister, un ruolino impressionante. Eppure all’inizio c’è stato da ricostruire fiducia e solidità.
“Nel momento in cui sono arrivato, avevamo un organico decisamente ridotto per via di morti infortuni come D’Angelo e tanti altri. Per almeno 5-6 gare abbiamo lavorato con chi era disponibile e il gruppo si è mostrato solido e compatto. Su quella base iniziale abbiamo fatto alcuni innesti senza voler stravolgere gli equilibri di squadra e i risultati ci hanno dato ragione: ora viviamo un buon momento di forma ma non ci culliamo sugli allori”.
Come è stato l’approccio con la società giallorossa?
“Mi sono trovato benissimo, gente cordiale che si è subito messa a disposizione. Non era semplice scegliermi dopo quanto avvenuto lo scorso anno. Gli obiettivi quando sono arrivati, anche alla luce della classifica del momento, erano chiari: mantenere la categoria soprattutto e pian piano ci stiamo mettendo a posto”.
Vi allenate e giocate sul sintetico del Tubaldi: quanto influisce questo nell’arco della satgione?
“Giocare su un terreno in erba naturale è diverso soprattutto per la risposta che la gamba ha in quelle condizioni. Noi abbiamo la possibilità di allenarci sempre, qualsiasi sia la condizione meteo e questo è un bel vantaggio. Quando incontriamo un fondo in erba naturale non abbiamo le medesime risposte e quindi ci dobbiamo adattare”.
Che girone F di Serie D ha ritrovato mister a distanza di pochi mesi?
“Guardando nella sua interezza vedo squadre molto più organizzate e forti dello scorso anno in generale. Non trovi la squadra materasso e ogni gara veramente va combattuta fino all’ultimo minuto. In testa la Samb ha messo un bel margine di vantaggio ma ritengo che gli organici di Matelica e Fano siano di ottimo livello”.
Domenica scorsa avete fatto lo sgambetto proprio al Fano.
“Mi ha fatto un’ottima impressione la squadra di mister Alessandrini: ha grandi potenzialità e sa esprimersi al meglio. Non lo ritengo inferiore alla capolista. La differenza di classifica è frutto anche di un passaggio a vuoto di alcune giornate dei granata”.
Domenica prossima invece ci sarà la trasferta di Matelica.
“Gara complicata per noi, hanno un bel passo ma noi faremo la nostra gara preparandola al meglio. Fare previsioni sulla classifica ora non è possibili: occorre fare più punti possibile e tra 4-5 gare si potrenno inziare a fare delle considerazioni”.
A Matelica ritroverà una sua vecchia conoscenza come Vittorio Esposito. Come si ferma?
“Ehh (sorride) Vittorio è un ragazzo che non appartiene secondo me a questa categoria. Ha avuto in carriera qualche intoppo non dipendente da lui ma ripeto, ha potenzialità da campionati professionistici indubbiamente. Se è in giornata, fermarlo è difficilissimo ma noi faremo la nostra gara con le dovute contromisure per limitarlo. Il Matelica però non ha solo Esposito. Giovannini sta facendo benissimo e sono rimasto favorevolmente colpito da Pesaresi: anche lui molto giovane e di prospettiva, ha fisico e tecnica che lo possono riportare in palcoscenici più importanti”.