Supervisore e uomo di campo, così Cimmino lavora alla Veregrense...
L'ex Milan e Ascoli da 4 anni è responsabile del settore giovanile della società di Montegranaro: "Qui dirigenti seri che operano per valorizzare sempre più il vivaio e lo staff tecnico"
MONTEGRANARO. Non ancora maggiorenne ha "conosciuto" da vicino il Milan di gente tosta, gente che risponde al nome di Baresi, Tassotti, Verza, Icardi, Incocciati, correva l'anno 1984 e lui dalla Primavera approdò in prima squadra. Ma a 28 anni chiuse col calcio giocato, troppi problemi fisici. Dopo il Milan arrivarono Ascoli, Como e Avellino nella carriera di Catello Cimmino (foto), classe 1965, ma è stata quella bianconera una tappa importante della sua vita al punto di stabilirsi nelle Marche definitivamente. Oggi vive a San Benedetto del Tronto, ha lavorato per i settori giovanili di Ascoli, Samb e Centobuchi, da 4 anni è il responsabile tecnico della Veregrense. "Ho trovato una società seria che permette a tutto lo staff tecnico di crescere: la dirigenza ci crede, lavora e investe per un settore giovanile di qualità cercando sempre allenatori qualificati".
Cimmino è supervisore ma anche uomo di campo: "Il mio compito è quello di valorizzare le risorse interne del settore giovanile, risorse sia umane che tecniche, dai ragazzi agli allenatori. Cerco di essere un amico, un confidente, a me piace il confronto, esamino il programma di lavoro dei tecnici, nelle varie riunioni valutiamo tutti insieme il progetto di crescita del gruppo ma quando occorre intervengo, vado in campo e laddove serve per migliorare un ragazzo faccio il maestro di tecnica, parlo con loro...".
Il lavoro di Cimmino è di sintesi, un lavoro di sinergia con il corpo docente anche perchè "ogni allenatore non deve operare col suo gruppo a compartimento stagno, se tiriamo fuori qualcosa di buono il merito è di tutti". Nei gruppi 2001 e 2002 ma anche nei 2003 ci sono ragazzi che potenzialmente possono fare bene in prospettiva, "noi dobbiamo essere bravi a capire le potenzialità di un giovane senza creargli false illusioni, perchè lo rovineremo, dobbiamo invece sostenerlo nel progetto di crescita".
Cimmino, che lavora coi giovani da molti anni, dice la sua sull'attuale generazione. "Abbiamo ragazzi sempre più pigri, poco propensi alle capacità motorie, ma è anche vero che noto come a livello nazionale ci sia un risveglio, giocatori che si affacciano in Serie A e in Serie B sempre più giovani e sono sicuro che in futuro avremo nuovi campioni. Certo, alcune regole vanno ripensate, una su tutte quella dei 4 fuoriquota in Serie D: magari alcuni ragazzi giocano per regolamento ma dopo tre anni scendono in Terza categoria. E credo che a questi ragazzi non abbiamo fatto un buon servizio, anzi, li abbiamo danneggiati perchè hanno trascurato gli affetti familiari, la scuola eccetera. La difficoltà maggiore comunque si riscontra nell'educazione dei genitori, sono loro spesso che ripongono alte aspettative nei loro figli proiettando quelli che erano i loro desideri non avverati".
LA SOCIETA'. Presidente Simone Medici, vice Mario Biondi, Giacomo Virgili vicario della presidenza, Alberto Torresi segretario, Endrio Mazza tesoriere, Massimo Magrini alla logistica. Dirigenti: Leonardo Lelli, Mauro Scoppa, Massimiliano Marziali, Cristiano Papiri, Cinzia Iacoponi, Lanfranco Rossi, Massimo Trobbiani, Massimo Grasselli, Enzo Camerlengo.
LA SQUADRA DEI TECNICI. Andrea Emili: Allievi 2000-2001; Emanuele Poggi: Giovanissimi 2002; Piero Giancamilli: Giovanissimi Cadetti; Massimo Manasse: Esordienti 2004; Lorenzo Benedetti: Esordienti 2005; Paolo Teodori, Matteo Luciani, Antonio Marziali e Stefano Renzi alla guida delle leve 2006, 2007, 2008 e i Pulcini; Gino Andrenacci e Sara Pierantoni: Piccoli Amici 2009-2010. Super visore Catello Cimmino con Osvaldo Ciocci (preparatore portieri) e Tommaso Da Col (collaboratore alle attività).