Carancini-Cellini, botta e risposta sull'Eccellenza ... pattumiera!
"Non siamo la pattumiera dei professionisti" afferma Cellini. Carancini non ci sta: "Sbaglia. Chiedo rispetto per la città"
ANCONA. Botta e risposta a distanza sui giornali tra il presidente del Comitato Regionale Paolo Cellini e il primo cittadino di Macerata Romano Carancini. La questione è semplice e nasce dalla puntualizzazione fatta dal presidente del Comitato Regionale Marche su un recente articolo comparso sulla stampa locale, parlando della situazione delle nobili decadute alla ricerca di una ripartenza nei dilettanti: ovvero Ancona e Maceratese oltre alla Civitanovese. Tre situazioni estremamente intricate da risolvere: una patata bollente che la FIGC a Roma è pronta a passare armi e bagagli al Comitato regionale Marche per l’ennesima estate caldissima rischiando una Eccellenza sovradimensionata con 18 squadre o più per la “gioia” delle altre compagini che si preparano all’ennesimo campionato diciamo “anomalo” tra turni infrasettimanali e retrocessioni sopra il numero canonico delle tre. «Quando si verificano simili scossoni ci rimettono tutti – ha affermato Cellini - i grandi centri, obbligati a ripartire dal basso, e le piccole società, costrette a scontrarsi con realtà fuori portata. Le regole andrebbero riviste perché noi non siamo la pattumiera dei professionisti».
Proprio questo inciso finale non è affatto piaciuto al sindaco di Macerata Romano Carancini che ha replicato con una stoccata al presidente. «Le sue dichiarazioni lasciano esterrefatti sia per il tono che per il contenuto. Conosco Cellini e le sue parole mi sorprendono. Se ha questa idea di una società che ha quasi cento anni di storia e che ha nobilitato la regione nel terzo campionato nazionale, probabilmente ha qualche problema col territorio. Se invece vuole mostrarsi come un duro, credo che sbagli. Chiedo rispetto per la nostra città e la nostra squadra». Diciamo che il primo cittadino l’ha presa un po’ sul personale e sulla storia della Rata che nessuno mette in discussione. Il discorso è più ampio e riguarda un campionato che ha spesso patito i paracadute dall’alto di squadre importanti ma reduci da fallimenti. Tre volte la Samb poi anche l’Ancona (attraverso il nome Piano San Lazzaro) anche la Civitanovese. E questo da un lato rende anche più interessante per i media il torneo, ma dall’altro lo rende poco veritiero sulle reali forze in campo con buona pace di quelle squadre piccole o normali che avrebbero intenzione di fare un campionato di vertice. Accontentare alcune e scontentare le altre: succede anche questo e anche quest’anno si andrà in questa direzione. Certo che se si iniziano ad alzare i toni non solo prima delle riammissioni ma anche prima delle affiliazioni delle nuove società, questa estate rischia di diventare caldissima. E siamo ancora al mese di Luglio!