Esperienza con l'Atalanta per 3 ragazzi della Giovane Ancona
Davide Marsili, Pietro Sabbatini ed Eduard Diaz Santana hanno trascorso una giornata di allenamento con i pari età nerazzurri in virtù dell’accordo tra le due società
Si scende in campo, in tutti i sensi. La partnership tra Atalanta Bergamasca Calcio e Scuola Calcio Giovane Ancona inizia da Davide Marsili, Pietro Sabbatini ed Eduard Diaz Santana. Sono loro i primi tre giovani biancorossi a calcare l’erbetta del prestigioso Centro Bortolotti di Zingonia, che negli ultimi anni ha sfornato talenti a ripetizione, da Riccardo Montolivo a Roberto Gagliardini.
I tre allievi dorici, classe 2000/1, hanno vissuto una giornata fianco a fianco con i pari età e i tecnici della "Dea", tra i migliori nel panorama del calcio italiano, in virtù dell’accordo tra le due società presentato nei giorni scorsi dal Presidente della Giovane Ancona Diego Franzoni e da Sergio Schiavoni.
“Un attimo prima di varcare i cancelli di Zingonia avevano gli occhi sgranati" racconta Valfrido Marsili, Dirigente della società biancorossa che ha accompagnato i ragazzi con il Mister Luca Capotondo. “L’accoglienza è stata fantastica: Loris Margotto e tutto lo staff del settore giovanile dell’Atalanta ci hanno fatto sentire a casa. Abbiamo visitato il Centro Sportivo - prosegue Marsili - mai vista una cosa del genere. Ero stato anche a Trigoria, ma qui a Bergamo, con sei campi dedicati, senza un grammo di polvere o un pezzo di carta per terra, l’impressione è che davvero i ragazzi siano al centro del progetto nerazzurro”.
Davide, Eduard e Pietro hanno partecipato a tutto l’allenamento, compresa la partitella finale. “Li ha colpiti molto l’atteggiamento degli allievi dell’Atalanta al cospetto del mister: una sola spiegazione per ogni esercizio di riscaldamento, poi via ad eseguirlo, in un silenzio quasi religioso”.
I ragazzi della Giovane Ancona si sono ben disimpegnati anche in partitella: “Pietro ha avuto un bel guizzo, poteva far gol, la palla è uscita di poco - racconta Marsili - ma tutti e tre si sono divertiti da matti, che è la cosa più importante. Li ha colpiti molto la capacità di abbinare fisico e tecnica dei loro coetanei nerazzurri. Il giorno dopo, in campo con la Giovane Ancona volavano letteralmente: avevano nel sangue ancora la passione che sa trasmetterti una realtà come l'Atalanta”.