Progetto giovane che guarda al futuro. Esanatoglia vista da Fabio Fede
Il tecnico della capolista del girone F della Seconda categoria illustra le aspirazioni di un sodalizio pieno di iniziative
ESANATOGLIA. Prosegue nel solco della continuità la stagione dell'Esanatoglia che dopo l'ottimo campionato dello scorso anno, si sta riproponendo ad alto livello nel girone F della Seconda categoria. Con l'allenatore Fabio Fede (foto), abbiamo esaminato progetti e prospettive di un sodalizio in crescita costante.
Lo scorso anno avete lottato fino al termine per la vittoria finale, ora siete in testa alla classifica, qual'è il segreto di questo Esanatoglia?
“Lavoro e programmazione sono le uniche due cose che conosciamo. Lo scorso anno in pratica siamo ripartiti da zero, dopo alcune stagioni in cui la squadra aveva lottato duramente per la salvezza, la società ha deciso di dare una sterzata decisa provando a fare qualcosa di diverso. Siamo partiti con un programma nuovo che vogliamo sviluppare anche nel prossimo futuro”.
Quali sono i vostri progetti e come intendete attuarli?
“L'obiettivo primario della società presieduta da Luca Modesti è quello di riportare entusiasmo, rimettere il calcio al centro dell'interesse di una piccola cittadina dell'entroterra. Stiamo cercando di farlo con il maggior numero possibile di ragazzi del paese, molti dei quali piuttosto giovani. Non è un'impresa semplice ma è molto stimolante e dopo un anno e mezzo, anche grazie ai risultati, diciamo che la vicinanza dei tifosi è totale, abbiamo sempre almeno 150/200 persone al campo e quel che più incredibile, anche in trasferta siamo spesso più numerosi dei locali. Inoltre i nostri ragazzi stanno mettendosi in evidenza e trovano sempre più spazio e questo è l'aspetto che ci inorgoglisce”.
Dopo la buona stagione scorsa vi siete posti un obiettivo preciso?
“Sinceramente no, il campionato è di alto livello senz'altro superiore a quello dello scorso anno, noi vogliamo far bene, divertirci, far crescere i ragazzi, se poi anche la classifica ci sorride non ci dispiace, viviamo alla giornata ma se dovessimo trovarci a lottare per la vittoria finale non ci tireremmo certo indietro”.
Fare calcio ad Esanatoglia non dev'essere proprio semplicissimo.
“Effettivamente non è facile, il presidente mi ha dato grande fiducia, lo scorso anno abbiamo rinnovato molto e quest'anno c'è stato solo qualche aggiustamento. E' evidente che per la nostra collocazione geografica, incontriamo delle difficoltà che altri non conoscono, inoltre abbiamo un budget che probabilmente è un terzo rispetto ad altre compagini. Per una nostra scelta diamo estrema importanza ai calciatori locali, molti dei quali erano in altre squadre e sono tornati da noi, è ovvio che per completare l'organico dobbiamo cercare qualche ragazzo di esperienza e personalità utile alla crescita complessiva del gruppo. Per i motivi che citavo questa è l'impresa più ardua, ma devo dire che forse per l'atmosfera, per l'ambiente che si è creato, per la vicinanza costante dei dirigenti, chi sposa la causa dell'Esanatoglia difficilmente resta deluso”.
Possiamo dedurre che il rapporto con la società è ottimo?
“Loro si fidano di me ed io di loro, siamo tutti abbastanza giovani ed abbiamo voglia di crescere insieme. In grande collaborazione e sintonia abbiamo creato un validissimo staff che mi supporta nel lavoro, abbiamo la piena disponibilità delle strutture del paese (campi, palestre), si è creato insomma un ambiente ideale per lavorare con profitto. Speriamo di continuare così e di toglierci insieme delle belle soddisfazioni. ”.
Per chiudere mister, chi lo vince questo campionato?
“Credo che la classifica dica molto sui valori in campo, noi pur senza grandi affanni, siamo pronti a dire la nostra, Settempeda e Fabiani Matelica hanno un potenziale enorme, così come Cska e Sarnano, alla fine credo che sarà una lotta tra queste squadre e sarà incerta fino al termine”.