Ulivello, prima tripletta da...sposato: "Peccato solo per l'inizio..."
L'attaccante del Montecosaro, fresco di matrimonio, parla del momento positivo della squadra e si dice dispiaciuto per l'esonero di Roscioli
MONTECOSARO. Per un bomber abituato a numeri da capogiro come Matteo Ulivello (foto), una tripletta come quella realizzata contro la Pinturetta non è qualcosa di inedito. Diventa invece una novità assoluta se si considera che è la prima da sposato per il bomber elpidiense che proprio un paio di mesi fa è convolato a nozze. “Sì, da questo punto di vista è la prima assoluta e fa anche piacere: oltretutto dall’altra parte del campo c’erano anche diversi giocatori che conosco bene, anche personalmente - sottolinea l'attaccante del Montecosaro ma residente a Sant'Elpidio a Mare -. Sono felice al di là di tutto per la squadra perché ci serviva per dare continuità a questo buon periodo dopo il successo con la JRVS Ascoli e il pari a Porto San Giorgio. Non ci dobbiamo assolutamente fermare qui”.
Un avvio di stagione tribolato per i risultati ottenuti che hanno portato alle dimissioni di Fabio Roscioli con conseguente arrivo di Andrea Mazzaferro: “In pratica la squadra di quest’anno era la stessa della passata stagione del girone di ritorno, in particolare quando abbiamo conquistato ben 24 punti. La squadra è solida e tosta ma all’inizio ci sono state diverse assenze compresa la mia che ero in viaggio di nozze e anche quella di D’Angelo. Si sa, quando le cose non vanno bene a pagare è il mister che resta un tecnico preparatissimo e una grande persona, gli auguro tanta fortuna. Mazzaferro? Ha toccato le corde giuste al suo arrivo, ha lavorato su alcuni personalismi e ci ha messo la sua esperienza. Noi non dobbiamo mai mollare in questo periodo”.
Sull’obiettivo personale, curriculum alla mano, facile pensare almeno alla doppia cifra: l’ha praticamente sempre raggiunta e siamo già a quota 6: “Ci sono andato spesso in doppia cifra ma i numeri personali non sono mai stati un assillo. Fare gol in campo è il mio compito e lavoro sempre per quello, ci mancherebbe altro”.
(FONTE: Il Resto del Carlino)