15 risultati di fila, 4 vittorie oltre il 90'...San Marco, che numeri!
Il tecnico Peppino Amadio racconta una stagione epica culminata con la conquista dell'Eccellenza. E per il mister ascolano si tratta del quinto campionato vinto
SERVIGLIANO. Un intero paese che vive un sogno chiamato Eccellenza, impensabile fino a qualche anno ma ora con pieno merito è diventato realtà. Fa festa la San Marco Servigliano Lorese (vedi la rosa), nata dall’unione di intenti e di destini della San Marco e della Lorese con un grande protagonista e direttore d’orchestra in panchina come Peppino Amadio (nella foto con il presidente Dezi). Da un anno e mezzo sulla panchina biancoazzurra, il tecnico ascolano ha costruito il suo capolavoro passo dopo passo arrivando alla quinta promozione in carriera: dopo il secondo posto nel 2005-2006 con l’Atletico Piceno in Prima categoria (poi salito con gli spareggi) è arrivato il doppio salto con l’Arquata dalla Seconda alla Promozione tra il 2008 e il 2010 prima del successo in Prima categoria con l’Atletico Truentina nel 2013-2014.
Mister, una bella soddisfazione per lei con un percorso che nasce dallo scorso anno in Prima categoria.
“E’ stata la vittoria della continuità. Lo scorso anno siamo riusciti a risollevarci e siamo arrivati nei playoff dove ci siamo guadagnati la Promozione. La svolta societaria in estate ci ha portato la Promozione ma numeri alla mano saremmo stati ripescati perché vincemmo con la Pinturetta che alla fine è stata comunque ripescata. Sarebbe toccato a noi”.
Poi quest’anno è arrivata questa cavalcata incredibile: si aspettava un cammino simile?
“E’ stato un anno che si è concluso nel migliore dei modi, confesso che un po’ ci ho sempre creduto: vieni da un’altra categoria ma fin dalle prime volte ho visto la squadra allenarsi in un certo modo. Le scelte ero convinto che si sarebbero rilevate giuste”.
In molti vedevano in voi una squadra importante ma con la mancanza di un bomber “pesante” davanti. Era qualcosa che si percepiva nello spogliatoio?
“Beh si, questa cosa aleggiava anche un po’ all’interno della squadra. I giocatori vanno presi se servono: eravamo contentissimi della rosa ma davanti cercavamo anche qualcos’altro. Davanti numericamente eravamo contati e a dicembre abbiamo integrato la rosa. Poi chiaro che Raffaele Cerbone ci ha messo lo zampino con 11 gol nelle ultime sei giornate. Lui ha fatto benissimo ma la squadra lo ha assistito al meglio. Abbiamo ottenuto 15 risultati utili consecutivi e nelle 7 vittorie consecutive che abbiamo ottenuto abbiamo subito appena una rete. In tutto il girone di ritorno abbiamo preso solo 6 gol”.
Ha ritrovato la Promozione dopo alcuni anni: che differenze ha notato?
“Nessuna in particolare: si è confermato un girone in larga parte molto equilibrato e nel quale la differenza la fanno i dettagli durante le gare”.
Dettagli che raccontano di un tris di successi consecutivi oltre il novantesimo nel girone di ritorno: è arrivato lì lo slancio decisivo?
“Non è stato quello il momento decisivo per noi ma è stato un segnale importante per gli altri. Ci abbiamo creduto sempre in ogni gara: vincere così almeno quattro volte, considerando anche il match con il Colli all’andata, non è più un caso perché devi essere li fino alla fine. In tutte le gare disputate nell’ultima mezz’ora abbiamo fatto sempre molto bene”.
Dopo esser stato profeta in patria, ora questa esperienza lontano da casa: come si trova a Servigliano?
“Non sto vicino casa sicuramente ma ne è valsa la pena. Sono stato bene fin da subito: qui ho trovato quello che ho sempre desiderato, una squadra che si identificasse in un paese con persone che si mettono a disposizione. Sto molto bene a prescindere dai risultati e questo è molto importante. La vittoria è stata una grande soddisfazione, vedere la gioia dipinta sul volto di queste persone, dal presidente ai dirigenti tutti: sono state belle emozioni”.
Continuerà anche il prossimo anno in Eccellenza questo solido binomio?
“Non ne abbiamo ancora parlato, sono anche scaramantico e non ho voluto toccare questo punto prima di raggiungere il risultato finale ma ne avremo modo. Ora ci godiamo questa vittoria e ci prepariamo anche al titolo regionale, cosa a cui teniamo molto. Poi ci sarà modo di parlare, di confrontarci ma credo che non dovrebbero esserci grandi problemi, il rapporto è importante”.