Arian e Giacomo Vrioni, quando il gol è un vizio di famiglia...
Zio e nipote con la stessa vocazione: il primo a 38 anni continua a fare gol con il Fabiani Matelica, il secondo gioca in B con il Cittadella
Il gol è un vizio di famiglia a casa Vrioni. Arian (foto a sinistra), attaccante del Fabiani Matelica, continua a fare gol nonostante i 38 anni compiuti (sua è la rete del 3 a 0 con il Mancini Ruggero Pioraco). Giacomo (foto centrale), 21 anni festeggiati da poco, gioca centravanti con il Cittadella in Serie B, oltre che con la nazionale albanese. Zio e nipote con la stessa vocazione.
“Giacomo è il figlio di mio fratello – spiega Arian Vrioni – quando era più piccolo qualche consiglio gliel’ho dato. Facevo vedere sempre una videocassetta di Ronaldo il Fenomeno, l’ho fatto innamorare dell’Inter, l’ha anche dichiarato in una recente intervista a La Gazzetta dello Sport. Ora credo che ho poco da insegnare a mio nipote”.
Arian è alla 14° stagione con la maglia del Fabiani. E’ arrivato in Italia nei primi anni duemila e a parte una parentesi di tre anni con Esanatoglia e Pievebovigliana è stato sempre al Fabiani Matelica. “Grazie a Dio il fisico regge bene, mi piace giocare al calcio, mi diverto, cerco di allenarmi sempre al meglio. Riesco a conciliare casa, calcio e lavoro”.
Il Fabiani l’anno scorso si è salvato ai playout, adesso è primo in classifica. “E’ cambiata tantissimo la mentalità da quando è arrivato mister Liberti – spiega Arian Vrioni - il mister ha lavorato tanto sotto questo aspetto e i risultati stanno arrivando. Lui pretende tanto, ci fa allenare bene. L’aspetto psicologico è fondamentale per giocare al calcio. Non so dove potrà arrivare quest’anno la Fabiani, il primo obiettivo restano i 36-37 punti necessari per la salvezza, una volta raggiunti penseremo ad altro”.