Portorecanati: Antonio Romano e suoi Giovanissimi Cadetti
Prima stagione in arancione per il tecnico originario della Puglia: "In questa società c'è la cultura di costruzione dal basso"
PORTO RECANATI. Originario di Brindisi, da diversi anni vive e lavora nelle Marche. Patentino Uefa B in tasca, allena da un decennio (Montecassiano, Appignano e Potenza Picena le società dove ha operato), da quest'anno è al Portorecanati, voluto dal nuovo responsabile Leo Scadanibbio.
Antonio Romano (foto), 45 anni, allena i Giovanissimi Cadetti (vedi il campionato).
"Non allenavo i Giovanissimi dai tempi dell'Appignanese con il compianto Graziano Colotti - sottolinea Romano - è un campionato che si inserisce tra attività di base e Giovanissimi provinciali o regionali, non diamo particolare importanza ai risultati e alla classifica ma più a consolidare le qualità tecniche dei ragazzi. La nostra metodologia si basa sulle progressioni didattiche. Alleno un bel gruppo, badiamo molto alla crescita umana, da quest'anno si lavora anche sulle capacità condizionali come velocità, forza, resistenza. La società del Portorecanati? Sono contento di lavorare in un ambiente così qualitativo, noi tecnici lavoriamo per principi e su esercitazioni tecniche funzionali, il possesso palla, la costruzione del gioco dal basso, sono del parere che i ragazzi più toccano palla e meglio è; qui a Portorecanati c'è la cultura di costruzione dal basso e Scodanibbio ha voluto tecnici con la medesima mentalità".
Romano svolge tre allenamenti a settimana, un paio di ragazzi giocano anche con la formazione dei Giovanissimi Regionali di mister Petrini.