Baiocco: "Stagione finita, non ci sono le condizioni per continuare!"
Anche il presidente della Monteluponese considera ormai archiviato il campionato e prevede una ripresa piuttosto difficoltosa
MONTELUPONE. In questi giorni di pausa forzata a causa del coronavirus, sono molte le prese di posizione da parte dei tesserati delle varie società dilettantistiche marchigiane in merito ad una eventuale ripresa dell’attività agonistica in tempi non troppo lunghi. Abbiamo raccolto oggi il parere di Gianluca Baiocco (foto), tornato ad inizio stagione a ricoprire la carica di presidente della Monteluponese, società che ha disputato il campionato di Seconda categoria nel girone E.
Da noi raggiunto telefonicamente il massimo dirigente giallorosso è stato piuttosto chiaro in merito al futuro del movimento calcistico: “Negli ultimi tempi ho letto ed ascoltato diverse prese di posizione, sia di dirigenti che di allenatori, tutti intenzionati a considerare finita la stagione. Alla luce dei fatti credo di poter condividere tale eventualità, il coronavirus purtroppo, pur dando qualche segno di cedimento, non può ancora essere considerato sconfitto e non credo sussistano le condizioni minime per garantire la salute degli atleti e degli addetti ai lavori. In questo ultimo periodo – continua Baiocco – abbiamo capito che il distanziamento sociale funziona e può essere un deterrente efficace contro la propagazione del virus, in caso di ripresa dell’attività come si potrà garantire la distanza minima in uno sport che prevede il contatto fisico? Sarebbe inoltre opportuno sottoporre tutte le persone in qualche modo coinvolte nelle gare a dei tamponi al fine di scongiurare eventuali trasmissioni della malattia. Ma viste le difficoltà nel farli e soprattutto nel reperirli, siamo certi che si riuscirebbe a svolgere un’azione efficace per tutti? Inoltre sussiste un altro problema legato al distanziamento sociale, ovvero la possibilità di poter usufruire degli spogliatoi, in pratica credo sia impossibile garantire nel nostro impianto, ma credo nella quasi totalità di tutte le strutture regionali, la distanza minima di un metro tra una persona e l’altra. Viste tutte queste problematiche – conclude il presidente Baiocco – credo sia praticamente impossibile prevedere un ritorno in campo in tempi brevi, speriamo invece che tutto si risolva nel migliore dei modi dal punto di vista della salute e solo dopo potremo tornare a pensare al calcio”.