Panichi: "Obiettivo voltare pagina. Dialogo aperto con tutti"
Il neo Presidente del Comitato Marche si accinge oggi a dare il via al suo mandato quadriennale. Collaborazione con le società, rapporto chiaro con i Consiglieri e voglia di fare il meglio per il movimento calcistico regionale
Primo giorno di lavoro per la nuova dirigenza del Comitato Regionale Marche della LND. Fissata infatti per oggi la riunione che darà il via ufficiale al mandato del Presidente Ivo Panichi (foto), vincitore al primo turno della contesa elettorale svoltasi sabato scorso. Con il neo eletto Presidente abbiamo voluto fare un punto della situazione in vista dei numerosi impegni che lo attendono.
Quando parte una nuova stagione, ai politici di solito si chiede il programma dei primi cento giorni. Ecco, quale sarà la tabella di marcia nei premi mesi della sua presidenza?
“Sono molti i problemi sul tappeto, ma chiaramente il primo scoglio da affrontare sarà quello relativo alla ripresa dell’attività, una volta superata la pandemia. In questa circostanza non posso far altro che confermare quanto espresso sempre in questo ultimo periodo nei contatti con i vari dirigenti. Dobbiamo attendere che il Ministero stabilisca le linee guida, una volta chiarito il percorso, in accordo con le società, cercheremo di trovare la soluzione migliore. Tutto è legato ai tempi che avremo a disposizione, in base a quelli ci muoveremo di conseguenza”.
Relativamente a questo argomento, si è parlato negli ultimi tempi di un cosiddetto modello Veneto, legato alla disputa di solo una parte della stagione. Cosa pensa in merito?
“Di idee e trovate varie ne ho sentite molte ultimamente. A mio avviso non esiste un modello vincente, nessuno ha la verità in tasca e senza conoscere i tempi a disposizione, si rischia solo di dire delle sciocchezze. Ripeto quando il Governo stabilirà le date per la ripresa dell’attività, vedremo quante settimane avremo a disposizione e su quella base lavoreremo”.
Parte questa nuova esperienza, con quali propositi si accinge a guidare il Comitato nei prossimi 4 anni?
“La volontà che ho sempre dichiarato, ed intendo mantenere, è quella di voltare pagina cercando di lavorare e dialogare con tutti i soggetti in campo. Lo spirito con il quale mi appresto a dare il via a questa nuova esperienza è assolutamente costruttivo ed aperto alle esigenze delle società marchigiane”.
Della sua lista sono stati eletti solo 3 consiglieri, pensa che questo risultato possa limitare lo sviluppo del suo progetto”.
“Intanto mi dispiace per coloro che sono rimasti fuori dal Consiglio, capisco la delusione dopo tanto impegno e passione. Allo stesso tempo sono convinto che ci sia comunque la possibilità di fare un ottimo lavoro. Tra di noi non ci sono divisioni insuperabili, tutti coloro che si sono candidati lo hanno fatto per dare una mano alla crescita del movimento calcistico. Il nostro obiettivo dovrà essere quello di operare nella massima trasparenza, quindi ben vengano consigli, suggerimenti e proposte. Ci confronteremo, discuteremo, ma sono sicuro che troveremo sempre una sintesi. Siamo tutti sulla stessa barca e tutti vogliamo fare il bene del calcio nelle Marche, con queste premesse non sarà difficile andare avanti e, come dicevo, provare a voltare pagina”.
Si lascia alle spalle una battaglia elettorale intensa, ma vissuta sportivamente da tutti i contendenti. Come vi siete salutati con gli altri candidati?
“Li ringrazio entrambi per la sportività e per essersi messi in gioco con passione e determinazione. Ho apprezzato molto, al termine dello spoglio, la stretta di mano e gli auguri di buon lavoro, sia di Cellini che di Camilletti. Abbiamo vissuto tutti con grande fair-play questa sfida, nessuno di noi era animato dalla voglia di distruggere, ma tutti abbiamo pensato a costruire e ad andare avanti. Tutto ciò credo sia stato percepito dalle società che hanno risposto con una grande partecipazione al voto. D’altra parte abbiamo vissuto una fase forse unica nel suo genere, qualche bene informato mi ha detto che a livello nazionale, per la prima volta ad una elezione della LND, si sono sfidati 3 candidati. Ecco anche questo è un motivo di orgoglio per tutto il movimento della nostra regione che conferma di avere una grande vitalità”.