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Eccellenza tra certezze e perplessità: parola a calciatori ed esperti

ECCELLENZA MARCHE: Dopo tanto tempo è ora di rimettersi in marcia e noi abbiamo ascoltato i pareri dei principali protagonisti. Chi è favorevole, chi scettico e chi contrario.

Filippo Papa, attaccante della Jesina: “Io sono stato sempre favorevole alla ripartenza, in quanto l’Eccellenza è strettamente legata alla serie D, ovvio la notizia proprio alla vigilia della zona rossa, un pizzico di timore lo mette, speriamo di portare al termine questa stagione”.

Roman Chornopyschuk, attaccante del Valdichienti Ponte: “Sarà dura ripartire, in quanto è da dicembre che siamo fermi, ma ci facciamo trovare pronti nel bene o nel male, sicuramente la voglia di tornare in campo e l’adrenalina di una partita sono fattori principali”.

Marco Rocchi portiere del Montefano: “Sono felicissimo della ripartenza, ma allo stesso modo titubante per l’elevato costo dei tamponi e il protocollo molto rigido, trovo invece assurdo il blocco delle retrocessioni”.

Daniele Tittarelli, direttore tecnico della Biagio Nazzaro Chiaravalle: “Assurdo ripartire, non ci sono le condizioni per poter svolgere lo sport che più ci piace. Non mi convince il blocco delle retrocessioni, così è tutto falsato”.

Daniele Marinelli, allenatore del San Marco Servigliano Lorese: “Sono molto contento per la ripartenza, soprattutto per i ragazzi, noi siamo una squadra molto giovane, per loro soprattutto completano un percorso iniziato e poi bruscamente interrotto, oltremodo molto importante uscire da un periodo buio. Va bene sì ripartire, ma farlo con le dovute cautele e con la massima sicurezza”.

Giuseppe Stulzini, giornalista che segue principalmente le compagini pesaresi (Urbania,Urbino, Fossombrone, Atletico Gallo Colbordolo): “Sono molto diviso sulla decisione da prendere. Da una parte come giornalista e statistico legato a questo campionato non vedo l'ora che ricominci ma come cittadino marchigiano sono molto perplesso e soprattutto preoccupato per i numeri di questa terza ondata. Applicare anche il protocollo della serie D non lo vedo facile visto l'andamento del girone F che seguo sempre con un occhio di riguardo. Esempio il Pineto che salta l'ottava partita e sinceramente non so come farà a recuperarle tutte considerato anche o turni infrasettimanali e le festività pasquali. D'altronde una o due promozioni verso la D ci sono e mi sembra giusto che chi ci aspira (Anconitana, Vigor Senigallia, Porto d'Ascoli e forse Atletico Ascoli) se le giochino, per gli altri senza retrocessioni sarebbero dei rischi (e soprattutto spese) inutili”.

Luca Ciappelloni, giornalista che segue le gesta del Fabriano Cerreto: “La situazione è eccezionale, e mai vissuta prima, per cui vanno prese in considerazione soluzioni altrettanto eccezionali. Detto ciò, restano dubbi sull'opportunità di giocare un campionato così breve, con molte squadre senza reali obiettivi e in una situazione sanitaria che nelle Marche è attualmente peggiore dei precedenti mesi. Senza dimenticare che gli atleti sono fermi da molto tempo e dunque necessitano di un lungo periodo per ritrovare la forma. Tutto ruoterà comunque intorno al protocollo da applicare e la sua sostenibilità economica per le società. Un altro aspetto non da sottovalutare riguarda le eventuali ripercussioni nell'ambito lavorativo/scolastico dei tesserati, dal momento che nel calcio e negli altri sport spesso Asl territoriali impongono la quarantena collettiva, qualora ci siano casi di positività”.

Giuliano Gubinelli, giornalista di TVRS ed esperto dell’Eccellenza: “E’ positivo che riparta anche se in un momento drammatico dell’andamento del virus, comunque un segno di speranza, chiaramente passando al lato pratico, ossia quello di scendere in campo, il punto fondamentale è quello sicuramente del protocollo sanitario, tamponi rapidi a giocatori, staff, allenatori e l’arrivo concreto di contributi alle squadre, fino a che punto potrebbero sostenere ulteriori spese in questo periodo di pandemia nel calcio dove mancano spettatori, sponsor che calano, diminuiscono gli introiti e qualche giocatore va comunque rimborsato. Sarà comunque una ripresa parziale, campionato falsato giocando un solo girone, non essendoci le retrocessioni, facendo giocare magari la juniores, in secondo luogo, ci saranno squadre che possono scegliere di non partecipare se hanno veramente dimostrato di aver problemi economici. La prossima nuova eccellenza come sarà composta? Questa sarà monca, falsata, dove se la giocheranno due, tre, quattro squadre, le altre parteciperanno per onor di firma”.

Aldo Clementi, allenatore della Vigor Senigallia: “Innanzitutto è tanto l’entusiasmo nel poter ripartire, si torna a lavorare, si torna a fare ciò che ci piace di più fare ossia giocare a calcio. Sulla tempistica e sulle modalità potemmo star qui diverso tempo, sposo in pieno le teorie del Presidente che vuole vederci molto bene in quanto a supporti, aiuti economici. I giocatori sono carichi e non vedono l’ora di calcare il campo, sono mesi che si allenano da soli, non lasciando mai soli e facendoli allenare tramite il preparatore atletico. Abbiamo evitato qualsiasi contatto, sono molto felice, anche se credo che ci sarà da decifrare le modalità e l’organizzazione, avrei fatto anche amichevoli pur di giocare, anche se sarà un campionato ridotto e non potrà rispondere ai valori tecnici senza retrocessioni, anche se quest’ultimo può essere condiviso”.

Enrico Tassotti, giornalista che segue il Porto D’Ascoli e il Grottammare: “Non è un’opinione positiva, vedendo anche la Serie D, il rischio principale è se si ferma poi non si sa se riparte, era più consono rimandare il tutto alla prossima stagione, sarà sicuramente un campionato monco, falsato, chi ha deciso sulla ripartenza si assuma le proprie responsabilità”.

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  Scritto da Diego Cartechini il 11/03/2021
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