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CALCIO FAR WEST. Calci e pugni, un week-end di follia su tre campi

Il Comitato regionale: "Ragioneremo sugli strumenti da adottare"

Il Piano San Lazzaro è ancora sotto choc per quanto accaduto sabato nella sfida contro il Senigallia (Seconda categoria girone C). Un giocatore di casa (S.R.) ha raggiunto con un calcio volante all'addome Gianluca Giuliani, 53enne tecnico della formazione ospite. La decisione della società anconetana è drastica: il giocatore sarà svincolato.
Altra violenza ad Osimo Stazione dove è finita in rissa la gara tra Real Cameranese e Pietralacroce (sempre Seconda categoria C). Nel caos finale, un tecnico di casa sarebbe stato colpito da un pugno sferrato da un giocatore ospite (entrambi sono stati espulsi). La reazione violenta del giocatore sarebbe stata scatenata da insulti a sfondo razzista ricevuti durante la partita, anche se le due società, che preferiscono non rilasciare dichiarazioni, minimizzano sull'accaduto. 
Ancora un episodio da condannare nel calcio a 5 durante la partita Futsal Sangiustese - Nuova Ottrano 98 dove il tecnico dei sangiustesi - riferisce il Corriere Adriatico - avrebbe colpito con una testata l'arbitro della partita.
Tre episodi di violenza in un week-end sono troppi, inammissibili per il Comitato regionale. "Fatti che rattristano e destano preoccupazione", ha detto il presidente Ivo Panichi al Corriere Adriatico, che oggi porterà all'attenzione del Consiglio il resoconto di un weekend nero per il calcio dilettantistico.
"Ci confronteremo con le società e con gli arbitri - spiega Panichi -. Siamo profondamente rattristati da questi episodi di violenza assai inquietanti, che destano preoccupazione nella loro concentrazione. Ragioneremo sugli strumenti da adottare, sicuramente c'è da rinnovare un'opera di sensibilizzazione nei confronti delle società, dei dirigenti, dei giocatori. Ma prima di esprimerci, attendiamo i referti degli arbitri e le decisioni della giustizia sportiva".
"Siamo allarmati perché questi fatti si stanno verificando con una certa frequenza - ammette al Corriere Adriatico Marco Capretti, responsabile del Calcio a 5 regionale -. Voglio sottolineare, però, l'aspetto positivo: ho ricevuto telefonate di scuse dalle società e dalle persone coinvolte nell'episodio accaduto a Filottrano. Questo non risolve il problema, che va affrontato con attenzione perché parliamo della base del movimento. Ma il riconoscimento dell'errore, senza cercare alibi, è già un primo passo".

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  Scritto da La Redazione il 08/11/2021
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