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Edizione provinciale di Macerata


Con la testa e con il cuore. Amaolo e Cska Amatori insieme per la vita

L'attaccante e capitano, autore delle reti decisive nello spareggio playout, rinnova il suo legame con la società. Novità nella prossima stagione: gare casalinghe a Monte San Giusto

CORRIDONIA. Nel calcio, in quello dilettantistico in particolare, talvolta si intrecciano delle storie difficili da trovare in altri contesti, storie di vita vissuta che vale la pena di raccontare. Legami forti, autentici, che si rafforzano con il passare del tempo, dando un senso ben definito alle storie dei protagonisti. Sacha Amaolo è un ragazzo che, in simbiosi con la sua società, continua a scrivere delle pagine di calcio giocato che forse hanno pochi eguali nell’ambiente. Da oltre dieci anni ha legato la sua vita in maniera indissolubile ad una delle squadre della sua città: il CSKA Amatori Corridonia, società alla quale regala stagione dopo stagione una quantità di reti e di emozioni. Insieme a lui e al direttore generale Alessandro Di Caprio abbiamo provato a raccontare una storia di amicizia, di complicità e di passione.

Sacha perchè hai scelto questa società e cosa ti lega ad essa?
“Ci siamo scelti a vicenda, dopo le giovanili nella Civitanovese, facevo fatica a trovare una mia dimensione e loro mi hanno proposto di dare una mano. Si partiva dalla Terza categoria con un progetto serio, ma certamente lungo e difficile da portare avanti. Ci ho creduto, la dirigenza ha sempre mantenuto la parola, giorno dopo giorno siamo sempre cresciuti, diventando praticamente inscindibili ed insieme abbiamo raggiunto traguardi che inizialmente forse neanche speravamo”.

Signor Di Caprio quali sono le qualità di Amaolo che più apprezza la società?
“Sacha è la rappresentazione perfetta del nostro modo di intendere il calcio. Con serietà, passione, umiltà e anche con un pizzico si sana follia che nello sport ci vuole sempre. Amaolo per noi è tutto questo, è il leader in campo, il capitano ed il trascinatore che, non solo con i gol, ma con l’esempio guida tutto il gruppo”.

Sacha anche quest’anno missione compiuta, siete ancora in Prima categoria, pur passando attraverso il playout.
“Per me in particolare non è stata una stagione esaltante, una serie di infortuni, alcuni anche abbastanza complessi mi hanno tenuto fuori dal campo per quasi metà stagione. Nelle ultime partite sono rientrato finalmente in forma e con la volontà di dare un contributo importante. Per fortuna ci sono riuscito, alla fine 8 reti anche abbastanza pesanti e pazienza se siamo dovuti passare attraverso lo spareggio, abbiamo comunque centrato un obiettivo, per noi, troppo importante”.
Quella gara dei playout ha avuto un andamento particolare, vuoi ricordarcelo?
“Dopo pochi minuti in un contatto fortuito con un avversario riporto un taglio piuttosto profondo all’arcata sopraccigliare, proviamo a fare un bendaggio ma il sangue continua ad uscire e l’arbitro non mi permette di rientrare. I minuti scorrono, dalla panchina mi dicono che sono pronti a sostituirmi, faccio cenno di attendere, cambiamo fasciatura e finalmente l’emorragia si ferma. Rientro un pochino intontito, ma poi pian piano trovo il ritmo partita, nell’intervallo cambiamo ancora la fasciatura, il sangue si è fermato, la voglia è tanta, arrivano due palloni importanti e li metto dentro entrambi, siamo salvi. A fine gara in ospedale mi daranno 4 punti di sutura”.

Di Caprio, come ha vissuto quei momenti?
“In quel frangente ce la siamo vista brutta, perdere dopo pochi minuti il nostro uomo più rappresentativo sarebbe stata una mazzata incredibile. Ha stretto i denti, in quelle condizioni e con quel caldo non era semplice, se fosse uscito sarebbe stata la cosa più naturale del mondo, ma lui tiene troppo a questi colori e non molla mai, fino all’ultimo respiro”

Già si inizia a pensare al prossimo campionato, cosa chiedi Sacha alla società per la prossima stagione?
“Di soffrire di meno, ma penso che questo sia anche il desiderio dei miei dirigenti. Dopo questo anno difficile, nel quale anche il Covid ha creato tante difficoltà, speriamo di vivere una stagione più tranquilla, pur sapendo che il girone maceratese è molto competitivo e sarà comunque una battaglia continua. Dai primi movimenti di mercato mi pare comunque che ci stiamo muovendo nel verso giusto. Sono fiducioso”.

Di Caprio, quali saranno le novità per il prossimo campionato?
“Intanto sottoscrivo le parole di Sacha, vorremmo vivere una stagione più tranquilla e ci stiamo attrezzando per far bene. La novità grande sarà il terreno di gioco, disputeremo le partite casalinghe a Monte San Giusto, visto che il nostro impianto è ormai fatiscente. Per noi è un grande dolore abbandonare la nostra città, ma ormai è impossibile andare avanti”.
Ecco, ci descriva questa situazione.
“Il nostro impianto storico, il sintetico Enaoli è ormai ridotto malissimo. Il fondo è poco più che una moquette che mette a rischio l’incolumità dei ragazzi, gli spogliatoi sono in condizioni precarie e non ci sono nemmeno degli spazi da utilizzare per altre attività. Per anni abbiamo segnalato alle varie Amministrazioni Comunali che si sono succedute, la nostra situazione; tante parole, molte promesse, ma al tirar delle somme fatti uguale a zero. Sembra che chi amministra questa città non abbia alcun interesse per il calcio, per la passione di tanti ragazzi, di tante famiglie e numerosi appassionati. Come società abbiamo tirato le somme, non ci sono più le condizioni per fare calcio ed abbiamo deciso di togliere il disturbo”.

Si potrebbe obiettare che c’è sempre il Martini, dove gioca il Corridonia?
“Esatto, ma il Martini è un campo di calcio nel mezzo di una pista per i cavalli, insomma è un ippodromo. Dalla tribuna i giocatori si riconoscono a mala pena, manca il calore ed il contatto con il pubblico. Per noi che siamo abituati quasi a toccare fisicamente i nostri ragazzi, è un modo di intendere il calcio che non possiamo condividere. Rispettiamo chi lo fa, ma non è il tipo di sport che amiamo, preferiamo andarcene per poter vivere un calcio più a misura d’uomo. Un tipo di filosofia che portiamo avanti da sempre.

Sacha per chiudere, Quanti gol prometti per la prossima stagione?
“Non voglio promettere, la società già è consapevole che darò il massimo. In questi anni ho vinto spesso la classifica cannonieri, ho avuto dei premi, tante telefonate anche da società più grandi, ma non ho mai dubitato di ciò che stavo facendo. Anche nel prossimo campionato sarà così e finché il fisico me lo consentirà, continuerò a lottare per questa maglia. Per tutta la vita con il Cska Amatori Corridonia”.

Direttore, due parole di chiusura in vista del prossimo campionato.
“Come dicevo ci stiamo organizzando per vivere una stagione tranquilla. Avremo un nuovo allenatore come Cervelli e con lui Moschetta che potrà dargli una grossa mano. Stiamo irrobustendo l’organico, sono già arrivati Martinelli e Di Marino e ci stiamo muovendo anche su altri obiettivi. Sono certo che su un ottimo sintetico come quello di Villa San Filippo svilupperemo anche meglio il nostro gioco. Non sarà semplice, ma proveremo a fare meglio della stagione passata. Poi servirà un pizzico di fortuna e sono certo che con un Amaolo in piena forma dall’inizio del campionato le cose possono solo che migliorare, in questa grande famiglia che si chiama Cska Amatori Corridonia”.
Nella foto: Di Caprio e Amaolo

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  Scritto da La Redazione il 07/07/2022
 

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