Un Ds che gira scortato per le minacce. Alla Samb succede anche questo
E' la denuncia di Vittorio Cozzella: "Il mio appello al Ministro dello Sport"

Un direttore sportivo di un club di Serie D costretto a girare scortato per le minacce dei tifosi? E' quanto sta capitando al Ds della Sambenedettese Vittorio Cozzella che in conferenza stampa denuncia una situazione assurda:
"Sono venuto qui scortato dalla polizia, mi sembra una cosa surreale. Devo evidenziare purtroppo che domenica è successa una cosa molto sgradevole, perché il calcio in questa cosa non centra; quattro domeniche fa era successo lo stesso fatto con i giocatori e lo staff che si erano presentati a Monsampolo del Tronto, allo stadio dove ci alleniamo. Domenica 30 ottobre eravamo all’hotel ‘San Giacomo’ di Monteprandone al ritiro prima della gara con il Porto d’Ascoli e si sono presentati davanti alla struttura circa venti tifosi che hanno chiesto al team manager Matteo Bianchini di poter parlare con me. Io mi sono alzato con tranquillità e fuori ho trovato un muro di persone che mi hanno insultato davanti a tutti per oltre un quarto d’ora. Non ho nemmeno avuto modo di replicare, perché davanti a questa scena sono rimasto impietrito, è stata un’azione così devastante che a livello morale mi ha distrutto per tre-quattro giorni. La città di San Benedetto del Tronto, la gente di questa città, quella sportiva e non, non merita questo. Io ho sessant’anni, ho fatto calcio dall’estremo sud a nord, ho subìto contestazioni, anche qua con striscioni e cori, e questo fa parte del nostro mestiere, ma deve rimanere sempre nell’ambito dello stadio, non deve mai uscire dal contesto, e quando esce fuori c’è qualcos’altro, e io non lo accetto per i miei figli, per i vostri figli, per i ragazzi che si apprestano ad avvicinarsi a questo sport. Questa è una denuncia ufficiale che faccio, perché voglio che gli organi principali, i presidentI delle Leghe, il Ministro dello Sport e tutta la stampa nazionale devono riportare alla luce quello che loro volevano fare. Io rimarrò, andrò via, non lo so, ma queste persone non devono rimanere qua, e quindi mi rivolgo ad Andrea Abodi: presidente si ricordi queste parole, lei è innovativo, ha idee, bisogna fare qualcosa affinché questo non esista più".
