Massi: "Finalmente la Samb ai sambenedettesi"
La soddisfazione del neo presidente: "E' una storia che rinasce e va avanti"
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SAN BENEDETTO DEL TRONTO. «Devo ancora rendermi bene conto, ho il telefono bollente, mi chiamano addetti ai lavori e tifosi per complimenti, consigli, sono tutti euforici. Ringrazio soprattutto il presidente federale Gabriele Gravina che ha capito la situazione e ha dato alla città una possibilità di rinascita dopo tante delusioni, oggi siamo la Samb, anche se si tratta di una società del tutto nuova, ma composta da sambenedettesi. Figuro io come presidente ma in realtà lo siamo tutti noi sambenedettesi».
Vittorio Massi, all’indomani dell’ok della Figc all’utilizzo del nome US Sambenedettese, deve ancora metabolizzare quanto è riuscito a fare. Certamente non da solo. Lo hanno appoggiato la città, i tifosi, l’Amministrazione comunale, gli imprenditori. Da anni si auspicava una Samb in mano ai sambenedettesi ed oggi è realtà, proprio nell’anno del centenario e quando si era toccato ulteriormente il fondo con Renzi. La storia della Samb, invece, continua, la Samb rinasce e va avanti.
«La città – ha continuato il presidente Vittorio Massi – ne aveva bisogno ed è bellissimo vedere che la città sta rispondendo, sono tutti partecipi, sono contento. Siamo stati seguiti da uno studio professionale, con a capo mia moglie Maria Elisa D’Andrea, che ringrazio, insieme ad altre figure molto preparate, così abbiamo ottenuto la denominazione Sambenedettese anticipando i tempi». Sono arrivate anche critiche? «Anche, ma le critiche sono sempre costruttive così come i consigli, fanno crescere, la Samb non è una imposizione di Massi, questa è democrazia». Ora la parola al campo… «Con il tifo e la passione dei sambenedettesi potremo fare grandi cose, le categorie si vincono tutti insieme, io non vedo l’ora di vedere il Riviera pieno. E sono certo che in campo saremo 12 e il 12esimo uomo in campo sappiamo bene chi sarà». Senza il supporto del sindaco non ce l’avrebbe fatta...«Assolutamente no e lo ringrazio, il sindaco Antonio Spazzafumo ci ha seguito in tutto il percorso e se non avesse scritto quella lettera alla Figc non avremmo ottenuto la denominazione».
Spazzafumo è riuscito laddove le precedenti amministrazioni avevano fallito, ha convogliato le forze imprenditoriali locali ed oggi la città ha ancora una Samb. «Un grande lavoro di squadra per riportare il calcio a San Benedetto, il senso di appartenenza – ha detto lo stesso sindaco Spazzafumo -. Ora con imprenditori della nostra città iniziamo un percorso nuovo, dobbiamo essere ambiziosi, riportare il calcio che conta a San Benedetto, abbiamo tutto per riuscirci. Vittorio Massi è stato coraggioso ad esporsi e mettersi in prima linea, non era facile, è una persona seria e lo ringrazio. Chiedo scusa se siamo stati in silenzio ma la posta in gioco era troppo alta. Volevamo fare un regalo alla città per il centenario, ci siamo riusciti, ora possiamo festeggiare, siamo rimasti in disparte perché c’era poco da festeggiare ma da oggi è un’altra storia». Primi festeggiamenti il 25 agosto all’ex Bocciofila con la presentazione della nuova Samb targata Vittorio Massi.
(FONTE: RESTO DEL CARLINO)
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