SAN CLAUDIO. Giustozzi: "Salvezza poi vediamo. A fine stagione lascio"
Il presidente rossoblù punta alla permanenza nella categoria, prima di pensare ad altri obiettivi. La mancanza di Fernando Serafini si fa sentire e lui alla fine del campionato si farà da parte
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SAN CLAUDIO. Neo promosse in grande evidenza nel girone C di Prima categoria, infatti oltre al Montecassiano del quale ci siamo già occupati, anche il San Claudio sta disputando una stagione coi fiocchi. Un eccellente 4 posto a quota 32 punti e la prospettiva di un ottimo finale di stagione. Abbiamo voluto sentire l’opinione di Roberto Giustozzi (foto), presidente del sodalizio corridoniense.
Una matricola che viaggia comodamente in zona play-off. Siete sorpresi o avevate programmato una stagione di questo genere?
“No assolutamente, lo sviluppo di questo campionato è una bella scoperta anche per noi. Il nostro obiettivo era e rimane la salvezza, ovvero portare il prima possibile a casa quei 40 punti, indispensabili per non correre rischi. Mancano 12 gare alla fine e siamo vicini al traguardo, se lo taglieremo con largo anticipo potremmo anche fare un pensierino a qualcosa di diverso, ma fino a quando quella fatidica quota non sarà raggiunta, non penseremo ad altro nella maniera più assoluta”.
Recentemente la vostra società ha perso un uomo di enorme importanza come il compianto Fernando Serafini. Quanto pesa la sua assenza nella gestione giornaliera del vostro sodalizio sportivo?
“Fernando è un personaggio insostituibile, un uomo che per 50 anni ha lavorato sempre per il bene della società che sentiva come una sua creatura. Se abbiamo raggiunto determinati traguardi lo dobbiamo in gran parte al lui e al suo modo di fare. Per me è durissima, io e Fernando eravamo legati in maniera indissolubile, come fossimo una persona sola. Per oltre 10 anni ogni giorno ho passato sempre del tempo con Fernando a parlare o a lavorare per il San Claudio Calcio. Senza di lui non è più la stessa cosa ed allora approfitto dell’occasione per informare che a fine stagione lascerò il mio incarico. A livello gestionale non abbiamo problemi, ma purtroppo non ci sono più le condizioni pratiche per andare avanti. Facciamo fatica ad inserire nuove persone, molti dirigenti storici si sono defilati, per il bene della società credo sia giusto passare la mano. Lo dico con largo anticipo proprio per non creare disagi e permettere ad altri di farsi avanti. Ora puntiamo a finire nella maniera migliore la stagione, poi sarà il momento di voltare pagina”.
Come valuti il percorso delle squadre di alta classifica, cosa dobbiamo aspettarci da questa ultima parte di campionato?
“Penso che potremmo assistere ad un duello tra Vigor Montecosaro e Settempeda fino al termine. La capolista attuale mi sembra la squadra più quadrata ed organizzata, mentre la seconda è sicuramente quella che dispone dell’organico di maggior qualità, arricchito da alcuni singoli di ben altre categoria. Due modi diversi di vedere il calcio, ma entrambi vincenti, vedremo chi la spunterà. Alle loro spalle il sorprendente Montecassiano, squadra che fa della corsa e dell’entusiasmo le sue armi migliori. Non avendo nulla da perdere può diventare una mina vagante ed un avversario molto pericoloso per le due favorite. Per gli altri due posti eventualmente disponibili, se i distacchi non saranno oltre i 10 punti, vedo bene il Portorecanati, se tutto filerà per il meglio proveremo ad esserci anche noi, senza trascurare la Folgore Castelraimondo che a mio avviso è un’ottima squadra”.
Nel prossimo turno confronto tra due matricole terribili, andrete a far visita a quel Montecassiano di cui dicevamo sopra, che gara si prospetta?
“Dura, combattuta, ma sicuramente bellissima. Entrambe in pratica abbiamo pochissimo da perdere e tutto da guadagnare da un risultato favorevole. Non abbiamo pressioni particolari e questo potrebbe essere un aspetto non secondario. All’andata furono loro a prevalere in casa nostra, speriamo di poter restituire la cortesia e comunque non avremo timori reverenziali. A seguire affronteremo poi la Settempeda, dunque ci attendono due settimane di fuoco, che ci prepariamo a vivere con tranquillità e con la giusta consapevolezza delle nostre qualità”.
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