Marche in Serie A? Solo Ancona e Ascoli ci sono riuscite

Nella storia della massima divisione italiana, solo due squadre marchigiane sono riuscite a calcare i campi della Serie A: l’Ascoli e l’Ancona. Questi due club rappresentano le uniche realtà sportive che hanno portato il nome della regione nella categoria più prestigiosa del calcio italiano. A fronte di altre regioni tricolori che hanno vantato una rappresentanza ben più ampia, la storia calcistica delle Marche si colloca in una posizione marginale ma, nonostante ciò, può comunque contare su alcuni momenti di pregio che hanno lasciato un segno.
Ascoli
L’Ascoli è senza dubbio il club marchigiano che ha ottenuto i maggiori successi e il maggior riconoscimento a livello nazionale. Il quarto club più antico del nostro calcio oggi milita in Serie C, e non risulta tra i favoriti per la promozione in B, anche secondo le quote dei principali siti di scommesse calcio online. Di contro, ha comunque avuto un trascorso interessante nella massima divisione, dove ha disputato in totale 16 stagioni, rappresentando un caso unico nel contesto regionale. Il debutto dell’Ascoli nella massima serie risale agli anni Settanta, periodo in cui conquistò risultati importanti.
Uno dei momenti di maggior splendore dell’Ascoli risale al campionato 1979/1980, quando la squadra ottenne uno storico quarto posto, piazzandosi tra le migliori compagini del calcio italiano di quell’epoca. Questo risultato rimane tuttora il più prestigioso mai raggiunto da una squadra marchigiana in Serie A. Un’altra tappa notevole per l’Ascoli fu la vittoria della Coppa Mitropa nella stagione 1986/1987, un trofeo internazionale che all’epoca rappresentava un importante riconoscimento per i club europei. Questo titolo contribuì a consolidare la reputazione del club, che continuò a frequentare la Serie A negli anni successivi, alternando stagioni di permanenza nella massima serie a periodi di militanza presso le categorie inferiori.
Ancona
Diverso è il caso dell’Ancona, che è riuscita a raggiungere la Serie A per due volte, pur senza ottenere lo stesso livello di continuità e risultati dell’Ascoli. La prima apparizione dell’Ancona nella massima serie avvenne nella stagione 1992/1993, mentre la seconda nel campionato 2003/2004. Entrambe le esperienze furono brevi e non portarono a risultati particolarmente lusinghieri. Nonostante ciò, l’Ancona riuscì a ritagliarsi un momento di gloria nel 1994, quando raggiunse la finale di Coppa Italia. In quell’occasione, la squadra marchigiana si arrese alla Sampdoria di Roberto Mancini, che si impose per 6-1. Nonostante la sconfitta, questo risultato rappresenta uno dei pochi momenti di rilievo nella storia del club e un raro esempio di competitività a livello nazionale. Ancora oggi quella finale viene ricordata con immenso affetto da chi l’ha vissuta (e non solo).
Il confronto con le altre regioni
La Lombardia domina con ben 12 club che hanno calcato i campi della massima serie, tra cui storiche realtà come Milan, Inter, Atalanta e Monza. L’Emilia-Romagna segue con 9 squadre, tra cui il Bologna, il Parma e il Sassuolo, mentre la Toscana vanta 7 squadre, guidate da realtà come Fiorentina ed Empoli. Infine, regioni come il Veneto possono vantare anche alcuni successi passati alla storia, come lo scudetto vinto dall’Hellas Verona nella stagione 1984/1985.
